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Terremoto politico: candidato sindaco accusato di stalking, la lista si ritira (NOME e FOTO)

Nove dei dieci candidati consiglieri hanno ritirato il sostegno all’aspirante primo cittadino che ha ammesso le responsabilità

Luigi Cusin, 71 anni, candidato sindaco e leader della “Lista Civica per Villa Estense”, è stato accusato di stalking nei confronti di una compaesana. La notizia ha portato a un vero e proprio terremoto politico con un ammutinamento all’interno della sua lista elettorale, con nove dei dieci candidati consiglieri che hanno ritirato la loro candidatura .

La vicenda ha radici profonde. Il 7 aprile 2023, Luigi Cusin, a quanto si apprende, è stato destinatario di un ammonimento firmato dal questore di Padova. Questo provvedimento, che ha lo scopo di richiamare o avvertire una persona che compie atti persecutori o violenti, è stato emesso in seguito alla denuncia di una compaesana. La donna ha raccontato ai carabinieri di essere stata vittima di appostamenti, pedinamenti e chiamate anonime da parte di Cusin, comportamenti iniziati nel 2019 e continuati fino alla primavera del 2023. L’ammonimento, notificato a Cusin il 13 aprile 2023, chiarisce le conseguenze in caso di nuovi comportamenti molesti: si può arrivare anche alla reclusione fino a 4 anni, con una pena aumentata in caso di soggetto già ammonito.

Nonostante l’ammonimento, scrive ancora polesine24.it, Cusin ha deciso di candidarsi a sindaco di Villa Estense, sostenuto da una lista civica composta da dieci candidati consiglieri comunali. Tuttavia, pochi giorni dopo il deposito delle liste in municipio e la convalida della Commissione elettorale, i suoi compagni di lista hanno scoperto l’ammonimento e le accuse a carico del loro leader.

“Eravamo all’oscuro di tutto e solo dopo la presentazione e l’approvazione della lista siamo venuti a conoscenza di queste notizie e delle dicerie in paese”, hanno dichiarato i candidati consiglieri. La scoperta ha portato alla decisione di ritirare in massa la candidatura, formalizzata con una lettera inviata alla Prefettura, alla Commissione elettorale circondariale di Monselice e al Comune.

Cusin non ha negato l’ammonimento e si è assunto una parte di responsabilità per l’episodio che ha portato alla denuncia. Tuttavia, ha respinto gran parte delle accuse e si è detto estremamente sorpreso della scelta compiuta dai compagni di lista. “Non sono un brigante, mi pare chiaro che questo sia un sistema politico per farmi fuori dalla competizione”, ha dichiarato il 71enne.