Cronaca

Impianti mai utilizzati negli ospedali in Calabria, il danno è milionario (NOMI)

Citazione in giudizio per due dirigenti pubblici e tre professionisti

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La Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria ha notificato l’atto di citazione in giudizio a due dirigenti pubblici e tre professionisti per l’avvio di un processo contabile, in quanto ritenuti responsabili di un danno erariale stimato in circa 1,5 milioni di euro. I soggetti coinvolti hanno avuto ruoli chiave come responsabile unico del procedimento, direttore dei lavori o in altre mansioni di gestione, nell’appalto per la realizzazione di impianti solari termici destinati alla produzione di acqua calda sanitaria presso 24 presidi ospedalieri delle Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia.

Gli imputati citati sono Antonio Capristo, attualmente direttore facente funzioni dell’Unità operativa complessa di Gestione tecnica e finanziaria dell’ASP di Cosenza; Nicola Errante, ex direttore dei lavori per gli ospedali di Cosenza e Vibo Valentia; Annibale Parise, direttore dei lavori per l’ASP di Vibo; Giovanni Giannini, ingegnere; e Nicola Buoncristiano, ex dirigente dell’ASP di Cosenza.

Le investigazioni, coordinate dal Procuratore Regionale Romeo Ermenegildo Palma e dal Vice Procuratore Generale Giovanni Di Pietro, e condotte dalla Guardia di Finanza di Catanzaro, hanno rivelato che gli impianti, costruiti nel 2012, non sono mai stati messi in funzione, rimanendo in stato di abbandono senza la necessaria manutenzione. Durante la fase progettuale, si è riscontrato un errato dimensionamento degli impianti rispetto alle esigenze delle strutture, mancanza di coordinamento con gli impianti idraulici preesistenti e la localizzazione in aree con scarsa irradiazione solare.

La maggior parte dei lavori è stata eseguita senza le necessarie autorizzazioni comunali e paesaggistico-ambientali, con conseguenti sanzioni e ordinanze di demolizione emesse dai comuni interessati. Le accuse avanzate riguardano gravi negligenze sia nella correttezza dei progetti che nei controlli successivi, compiti cruciali per la tutela dell’amministrazione pubblica nell’ambito del programma di miglioramento energetico.

La realizzazione degli impianti è stata coordinata dall’ASP di Cosenza, in collaborazione con un consorzio tecnico-amministrativo. Il danno erariale contestato equivale al contributo erogato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per il programma di energia termica rinnovabile destinato alle aziende sanitarie.