Cronaca

‘Ndrangheta e narcotraffico: disposta una scarcerazione (NOME)

Il Tribunale accoglie le argomentazioni proposte dalla difesa

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Il Tribunale di Palmi, sezione collegiale, accogliendo le argomentazioni proposte dall’avv. Francesco Capria, disponeva, nei confronti di Baratta Giuseppe, la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella dell’ obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il Baratta, dopo un periodo di latitanza, si era costituito nel carcere di Reggio Calabria dove gli veniva notificata l’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ ambito dell’ operazione “Nuova Narcos Europea” nella quale era indagato per esser stato partecipe di un presunto sodalizio criminale all’interno del quale si sarebbe reso disponibile a commerciare, in modo continuativo e sistematico, nella città di Milano, la cocaina che gli sarebbe stata fornita dall’organizzazione criminale dei Molè. Inoltre è anche accusato, in concorso con Ferraro Giuseppe, di aver acquistato un chilogrammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina da Pesce Antonino e da Molè Rocco.

Il gip, dopo alcuni mesi di detenzione in carcere, sostituiva la misura cautelare carceraria con quella degli arresti domiciliari. In data odierna il Tribunale di Palmi, nonostante le già riportate condanne definitive per partecipazione ad associazione dedita al narcotraffico, per la detenzione di notevoli quantitativi di cocaina e per la detenzione di due kalashinikov, in accoglimento delle argomentazioni evidenziate dall’ Francesco Capria, ritenendo attenuate le esigenze cautelari, in base al decorso del tempo ed allo stato dell’ istruttoria dibattimentale, sostituiva la misura degli arresti domiciliari con quella dell’ obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.