Politica

Reparti prevenzione crimine, il sottosegretario all’Interno prova a fare chiarezza

Wanda Ferro: "Allo stato nessun piano di riorganizzazione, solo confronto tra Dipartimento Ps e sindacati"

wanda ferro

“Capisco che è partita la campagna elettorale, ma è veramente surreale che il Movimento cinque stelle si preoccupi, solo oggi, delle esigenze delle Forze dell’ordine dopo aver partecipato ai precedenti tre governi creando solo danni al comparto, e soprattutto senza aver mai speso una parola a sostegno degli uomini e delle donne in divisa vittime di aggressioni. Ben venga questo interesse, seppure estremamente tardivo. Certo è irricevibile l’accusa di una mancanza di strategia di contrasto al crimine da parte di chi quando era al governo scarcerava i boss mafiosi con il pretesto del Covid”.

E’ quanto afferma in una nota il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FdI).

“In ogni caso rassicuro la deputata Orrico, e tutti coloro che, come pure il Pd, pensano di strumentalizzare il confronto avviato dal Dipartimento di Ps con i sindacati di Polizia, che non c’è alcun piano di tagli del governo Meloni, che ha messo la sicurezza dei cittadini in cima alle sue priorità, dovendo recuperare i disastri del passato, a partire dal lungo blocco del turn-over.  Allo stato non c’è alcun piano di riorganizzazione dei Reparti prevenzione crimine, né a dire il vero una visione condivisa da parte dei sindacati, visto che ciascun rappresentante ne rivendica la presenza sul proprio territorio di riferimento. In ogni caso – prosegue il sottosegretario  qualunque riorganizzazione degli uffici verrà assunta dal Dipartimento seguendo non logiche territoriali, ma criteri di efficienza e operatività nell’impiego di risorse umane, come ha spiegato il capo della Polizia Vittorio Pisani durante la festa del Corpo, evidenziando la necessità di ricollocare i presidi secondo una aggiornata mappatura delle esigenze, per tutelare la sicurezza dei nostri territori e delle nostre comunità, con senso di responsabilità e senza strumentalizzazioni. D’altro canto è il caso di chiarire che i reparti prevenzione crimine non sono presidi di polizia a competenza territoriale, bensì reparti di impiego secondo le esigenze emergenti sul territorio nazionale e non dipendenti dalla località in cui sono ubicati. Non è dunque la collocazione logistica territoriale di questi reparti a garantire la sicurezza dei territori in cui sono collocati, ma i presidi territoriali delle Forze di Polizia – Questure, Commissariati, Comandi territoriali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza – che stiamo potenziando ovunque”.