I carabinieri della Sezione anticrimine di Salerno hanno eseguito, questa mattina, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico transnazionale di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso.
L’indagine è coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli, il quale, nel corso di una conferenza stampa sta illustrando i dettagli dell’operazione. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita nei confronti di 15 persone ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico, anche transnazionale, di cocaina e marijuana, furto, ricettazione e minaccia, reati tutti aggravati dal metodo mafioso. L’attività investigativa è stata condotta dal Ros dei carabinieri (Sezione anticrimine di Salerno) e ha consentito di ipotizzare l’esistenza di un sodalizio criminale composto prevalentemente da soggetti di origine campana in rapporti con appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli, nel Reggino. L’elemento centrale del gruppo, per gli inquirenti, sarebbe rappresentato da Carmine Ferrara il quale avrebbe fatto da intermediario tra i narcotrafficanti stranieri e le organizzazioni operanti sul territorio nazionale.
