Cronaca

‘Ndrangheta, le mani sull’autostrada: padre e figlio restano in carcere (NOMI)

Scarcerato un loro parente, pugile professionista. Revocati gli arresti domiciliari per un ex amministratore delegato

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Il Tribunale del Riesame di Torino ha recentemente emesso una decisione significativa riguardante l’ex amministratore delegato di Sitalfa, Roberto Fantini. A Fantini, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta Echidna sulle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nei cantieri sull’autostrada Torino-Bardonecchia, sono stati revocati gli arresti domiciliari a cui era sottoposto dal 4 aprile.

La decisione è giunta dopo che gli avvocati di Fantini, Roberto Capra e Maurizio Riverditi, hanno sollevato dubbi sulla solidità delle prove a suo carico. Essi hanno sostenuto la mancanza di indizi sufficienti per giustificare la continuazione della misura cautelare. Il Tribunale del Riesame ha ritenuto fondati questi argomenti, revocando gli arresti domiciliari.

Tuttavia, non è stata una completa assoluzione per Fantini. Il Tribunale ha imposto un’interdizione di un anno che lo priva della possibilità di esercitare attività di impresa e ricoprire ruoli in società, sia pubbliche che private. Questa misura rappresenta un passo significativo nel processo legale in corso e potrebbe avere implicazioni significative sul futuro professionale di Fantini.

La decisione del Tribunale non è stata unica nell’ambito di questa vicenda giudiziaria. Anche il pugile Michael Pasqua, arrestato all’aeroporto di Caselle di Torino al suo ritorno da un evento sportivo a Miami, è stato rilasciato. Tuttavia, per altri due membri della famiglia Pasqua, Giuseppe e Domenico Claudio, è stata confermata la permanenza in carcere. Secondo gli inquirenti, i due sarebbero ai vertici della locale ‘ndrangheta di Brandizzo, sempre nel Torinese.

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