Politica

Muzzopappa: «Istituto Criminologia di Vibo all’insegna del clientelismo e della discriminazione!»

Parole durissime quelle del candidato sindaco per il centro, escluso da un dibattito. Attacco frontale agli avversari e al rettore

franco francesco muzzopappa

«Non ci sono parole nel vedere che l’Istituto di Criminologia di Vibo non è che un luogo politicizzato in cui il comune denominatore non solo è la discriminazione ma anche il privilegiare addirittura esponenti politici che al suo interno svolgono un ruolo. Se non è clientelismo, per giunta della peggior fattura, questo».

Sono parole di fuoco quelle del candidato a sindaco di Vibo Valentia per la coalizione di centro, l’avvocato Franco Muzzopappa, che ha puntato il dito contro l’Istituto di Criminologia. Lo stesso istituto, con sede a Palazzo Gagliardi e guidato da Saverio Fortunato, ha infatti organizzato un dibattito con tutti i soggetti politici impegnati, direttamente o indirettamente, nella competizione elettorale del prossimo 9 giugno. Ebbene, a mancare è proprio lo schieramento di centro, come ben visibile dalla locandina.

«Forse un termine per giudicare la locandina di un evento organizzato da questa realtà in collaborazione con i sindacati di categoria del comparto sicurezza e in programma per il 19 aprile prossimo effettivamente c’è: vergognoso. La discriminazione a cui faccio riferimento è stata artatamente e scientemente messa in atto contro uno schieramento politico, quello che ho l’onore di guidare, in lizza per le elezioni comunali della città di Vibo, che a differenza degli altri, ha le maggiori possibilità di vittoria, tra l’altro già al primo turno», ha detto Muzzopappa.

«Contrariamente ai candidati sindaci ed esponenti di centrodestra e centrosinistra presenti nel cartellone, né il sottoscritto, in qualità di candidato primo cittadino di Vibo, né alcuno dei rappresentanti della coalizione di centro, figura tra i relatori e questo, già di per sé, rappresenta un fatto gravissimo che lede quella legge sulla par condicio che l’Istituto dimostra di non conoscere o, peggio, di violare volutamente. Sarebbe interessante sapere cosa potrebbe pensare il ministro dell’Istruzione Valditara di tutto questo e se non ritenga di intervenire chiedendo le dimissioni con effetto immediato del rettore dell’istituto di Criminologia che francamente fatico e non poco a definire Magnifico il quale, per dare un tono di credibilità e spessore all’evento, ha raggirato le organizzazioni sindacali di categoria, che sono le vittime inconsapevoli di questo sistema clientelare, dietro la falsa promessa di affrontare il problema della sicurezza», ha continuato il candidato a sindaco di Vibo Valentia.

«Ecco perché chiederò l’intervento del ministro attraverso la deputazione calabrese della nostra area politica che preveda anche una ispezione presso l’Istituto che gode del favore di avere gratuitamente i locali dal Comune. Privilegio che verrà meno in caso di mia elezione a sindaco perché è giusto che non ci siano figli e figliastri. – ha asserito – In secondo luogo, curiosamente, proprio tra le figure chiamate a intervenire ve ne sono due che prestano servizio all’interno di questa realtà universitaria, il primo come docente (Stefano Luciano, ndr), il secondo come addetto alla comunicazione (Pasquale La Gamba, ndr), i quali altri non sono che un consigliere comunale di minoranza del Comune di Vibo, che non solo millanta simboli di partito che non ha, ma che ha dimostrato di disconoscere il termine coerenza, e il coordinatore provinciale di un partito che a Vibo Valentia, per come mi dicono, non è neanche in grado di chiudere la lista elettorale».

«Ricordo a me stesso, che appena pochi giorni addietro avevo denunciato una serie di manovre poco limpide che tendevano a danneggiare il polo di centro e che, a ben vedere, continuano ad essere messe in atto da quelle manine nascoste dietro le quinte che pensano di indebolirci ma che invece non solo dimostrano tutta la loro goffaggine ma finiranno col sortire l’effetto esattamente contrario perché i vibonesi hanno capito da tempo, e adesso ancor di più chi pesca nel torbido e chi invece, noi, mette sul tavolo principi ispirati alla trasparenza e alla legalità. Principi che porteranno il Polo centrista alla vittoria e loro alla rovinosa sconfitta», ha concluso.