Cronaca

Donna si reca in chiesa in Calabria, le rubano la borsa mentre prega

Dentro c'era il cellulare con le foto della figlia defunta. La donna ha chiesto un aiuto tramite la nipote

Generico aprile 2024

Un atto di barbarie sia fisica che emotiva ha sconvolto la comunità di Cosenza. Una signora, intenta a pregare nella Chiesa di Sant’Aniello, ha subito il furto della sua borsa. Il vile ladro, approfittando della sua devozione, ha sottratto il malcapitato oggetto e si è dileguato.

Rientrata a casa, la donna, sconvolta, ha chiesto aiuto alla nipote. La ragazza, indignata, ha lanciato un appello su Facebook, specificando che ciò che più addolorava la zia era la perdita del cellulare, contenente le foto della figlia prematuramente scomparsa. Un messaggio straziante: “Non le interessano i soldi, potete tenervi tutto, ma ridate il telefono, ci sono le foto della figlia morta”.

A sorpresa, il tam tam social ha sortito un effetto inaspettato. Il telefono è stato recapitato anonimamente alla donna, con un barlume di pentimento da parte del ladro. Un gesto che, seppur non cancella l’accaduto, restituisce alla signora un po’ di speranza e un conforto inestimabile: le immagini della figlia che non c’è più.

La vicenda ha acceso un faro sulla piaga dei furti in luoghi di culto, un reato che non solo viola la proprietà privata, ma ferisce la sfera intima e spirituale delle persone. Un atto di profonda insensibilità che ha trovato, nella risposta della comunità, un esempio di solidarietà e compassione.

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