Cronaca

Favori ai boss calabresi per evitare il carcere, due assoluzioni (NOMI)

Crollano le accuse su un presunto sistema di false perizie per fare evitare il carcere ad esponenti di spicco della 'ndrangheta

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Dopo una lunga e intricata vicenda giudiziaria durata ben tredici anni, la Corte d’Appello di Catanzaro ha emesso oggi la sua sentenza nell’ambito del processo legato all’inchiesta “Villa Verde”. La decisione ha assunto contorni significativi, riaprendo il dibattito su presunte collusioni nel sistema giudiziario e nell’apparato sanitario.

Tutto ebbe inizio il 18 gennaio 2022, quando il Tribunale di Cosenza, in una composizione collegiale, si pronunciò sul destino degli imputati coinvolti nell’inchiesta “Villa Verde”. Questa inchiesta aveva scoperchiato un presunto “sistema” orchestrato per permettere ai boss di evitare il carcere tramite false perizie mediche ottenute con la complicità di medici, avvocati e pubblici ufficiali.

Nel primo grado di giudizio, lo psichiatra Luigi Arturo Ambrosio fu condannato a una pena di sei anni e sei mesi, mentre Franco Antonio Ruffolo ricevette una condanna di cinque anni. Tuttavia, Gabriele Quattrone e Caterina Rizzo furono assolti dalle accuse.

La ricostruzione dell’accusa delineava un intricato scenario di corruzione, secondo cui Gabriele Quattrone avrebbe ricevuto denaro, tramite Luigi Arturo Ambrosio e per conto di Caterina Rizzo, al fine di produrre perizie mediche false, rendendo gli imputati “incompatibili” con il regime carcerario.

Questa mattina, la Corte d’Appello di Catanzaro ha emesso una sentenza che ha scosso l’opinione pubblica e le parti coinvolte nel processo. Luigi Arturo Ambrosio e Franco Antonio Ruffolo sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”, ribaltando così il verdetto emesso in primo grado.

Gli avvocati difensori, Franco Sammarco, Innocenzo Palazzo per Ambrosio e Annamaria Domanico, Enzo Belvedere per Ruffolo, hanno mostrato grande soddisfazione per l’esito della vicenda giudiziaria. Dopo tredici anni di indagini, udienze e dibattimenti, i loro clienti sono stati riconosciuti innocenti.