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Vibonese, parla Antonio Buscè: “Sono deluso e amareggiato”

Il tecnico rossoblù dopo la sconfitta contro l'Acireale: "Non voglio fare polemica contro la terna arbitrale, ma si rovina il mio lavoro"

Generico marzo 2024

“Gli episodi fanno la differenza. Il grande gol di Cangemi ha cambiato la gara. L’espulsione? La prima ammonizione di Malara non l’ho vista, ma la seconda sì. L’arbitro era già pronto ad espellerlo. Non voglio fare polemica contro la terna arbitrale, ma questo rovina il mio lavoro. Sono deluso e amareggiato”.

La Vibonese perde di misura sul campo dell’Acireale, dove a parlare, al triplice fischio finale, è Antonio Buscè. “Nel calcio – prosegue il tecnico rossoblù – c’è anche questo ma va bene così. È stata una partita tosta, lo sapevamo. Per l’Acireale battere la Vibonese è un’impresa, vuol dire che a livello psicologico abbiamo impresso bene e ci dà tanto orgoglio. Loro hanno spezzettato il gioco e sono stati maliziosi. Non è stata una bella partita, molto maschia. Noi facciamo fatica contro squadre come queste. Anche con l’Igea abbiamo perso. Fa parte del gioco e dobbiamo migliorare anche in questo. Campionato? Dopo dieci anni di settore giovanile ti danno del bravo e ti fanno fare il salto. Chi vuole fare questo salto deve passare dalla parte più bassa e fare gavetta. L’unico punto interrogativo per me era gestire i big della squadra, i grandi. Io che ho fatto tanti anni il calciatore non è stato difficile per me, la cosa importante era mettermi a disposizione il mio bagaglio. Ringrazio il direttore sportivo Ramondino per avermi scelto. Trapani? Squadra costruita per ammazzare il campionato che è superiore a Siracusa e Reggina. Noi abbiamo tenuto botta finché la forza mentale ha retto. Playoff? Li affrontiamo con la voglia giusta perché sono una bella vetrina per tutti. Qualsiasi ragazzo si deve mettere in mostra e cambiare la qualità della vita per ambire a situazioni più importanti. Li affronteremo con umiltà”, conclude.

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