Cronaca

‘Ndrangheta, annullamento con rinvio per un ex sindaco calabrese (NOME)

Il Tribunale della libertà è stato quindi chiamato a riesaminare il caso

toga-camera-penale.jpg

La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza di annullamento, rimandando il caso per un ulteriore esame. Questa decisione è giunta in seguito all’accoglimento del ricorso presentato dalla procura antimafia di Catanzaro. La Corte ha dichiarato inefficace il provvedimento del Tribunale della libertà di Catanzaro, che aveva revocato l’ordinanza cautelare emessa dal Gip distrettuale nei confronti dell’ex sindaco di Rende, Marcello Manna. Questo riguardava i presunti legami dell’avvocato e politico con esponenti delle cosche bruzie. La Corte di legittimità ha ritenuto necessario riesaminare la posizione dell’imputato, ora coinvolto nel maxiprocesso “Reset”, fornendo indicazioni sui criteri valutativi da seguire.

L’intervento della Cassazione segna la conclusione di un lungo processo legale, una battaglia combattuta dagli avvocati difensori dell’ex sindaco, Nicola Carratelli e Gian Domenico Caiazza, e dalla procura di Catanzaro, rappresentata dal procuratore Vincenzo Capomolla e dai pm antimafia Vito Valerio e Corrado Cubellotti. Dopo che il Riesame del capoluogo di regione aveva annullato la prima ordinanza del Gip distrettuale nel settembre 2022, la procura ha presentato un ricorso alla Corte Suprema, che ha cassato il provvedimento e ordinato una nuova udienza. Il Tribunale della libertà è stato quindi chiamato a riesaminare il caso, confermando l’annullamento dell’ordinanza originale del Gip, come aveva già fatto in precedenza. I magistrati della Dda di Catanzaro hanno quindi presentato un ulteriore ricorso alla Cassazione, che è stato ora accolto. Una nuova sezione del Tribunale della libertà dovrà quindi occuparsi nuovamente del caso e prendere una nuova decisione.