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Strade colabrodo nel Vibonese, la denuncia di Cultura Calabria

"I cittadini meritano una viabilità consona al 2024 e non da terzo mondo", ha detto il coordinatore regionale

Generico febbraio 2024

“Non si può lasciare una strada così trafficata in queste condizioni e priva di interventi di messa in sicurezza. I cittadini capistranesi e non solo meritano una viabilità consona al 2024 e non da terzo mondo”.

Lo sostiene in una nota stampa Ivan Martino, esponente politico e coordinatore regionale del Movimento Cultura Calabria in seguito allo stato di abbandono e degrado in cui versa il tratto 12 della SP 47 Capistrano-S. Nicola da Crissa. L’arteria stradale, infatti, in un determinato punto contiguo allo svincolo che permette di raggiungere l’antico borgo Nicastrello è interessato da un fenomeno franoso che ha causato il deterioramento del manto stradale con la conseguente creazione di un dislivello dello stesso.

“È rimasto tutto abbandonato a se stesso – continua il coordinatore regionale di Cultura Calabria – senza nessun intervento in grado di ripristinare una corretta pavimentazione stradale. Un territorio abbandonato a se stesso senza rappresentanza ed uno scenario politico eterogeneo in cui si assiste ad un centro destra autocelebrativo, ma privo dei consensi elettorali e dalla capacità attrattiva del compianto Silvio Berlusconi”.

L’esponente politico regionale sottolinea “la mancanza nella provincia di Vibo Valentia di un’unità di crisi di monitoraggio e di prevenzione dei fenomeni stradali franosi”. Chiede, pertanto, all’Ente di competenza di intervenire in tempi celeri per restituire agli automobilisti un tratto di strada provinciale sicura. “Il territorio vibonese, adesso come non mai, ha bisogno di una proposta politica alternativa nuova che sia in grado di rappresentare le istanze provenienti dai cittadini. Un nuovo progetto politico ambizioso e radicato nei territori che avrà rappresentanza nelle sedi istituzionali e che sarà decisivo nelle prossime scadenze elettorali vibonesi ed europee”, ha concluso Martino.