Cronaca

Tentato omicidio in Calabria, condannati tre fratelli (NOMI)

Una lite in un bar culminata con dei colpi di pistola all'indirizzo del titolare

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I giudici del Tribunale di Paola hanno emesso una condanna a 12 anni di reclusione per i fratelli Mattia, Massimo e Alessandro De Rose, riconosciuti colpevoli di aver partecipato al ferimento di Stefano Perugino, un uomo di 60 anni e titolare di un bar a Diamante. L’aggressione è avvenuta durante una lite culminata con colpi di pistola inflitti a Perugino. In aggiunta, i tre De Rose, a bordo della propria auto, hanno danneggiato un gazebo situato all’esterno dell’esercizio gestito dalla vittima.

Presente sul luogo del tentato omicidio il figlio di Perugino, Gianluca, il quale, secondo le testimonianze degli indagati, avrebbe estratto un coltello da cucina intervenendo nella contesa. È stato in questo contesto che si sono verificati i colpi di pistola. Il team difensivo dei De Rose è composto dagli avvocati Cristian Cristiano, Francesco Santelli e Antonio Crusco, mentre le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Francesco Liserre e Luigi Crusco. Il Comune di Diamante, costituito parte civile per decisione del sindaco Ernesto Magorno, è rappresentato dall’avvocato Giuseppe Marchese.