Scienze & ambiente

Eolico nelle Serre vibonesi, l’ente Parco ribadisce la sua contrarietà

Il commissario Alfonso Grillo: «Possono alterare il microclima, e di conseguenza modificare l’equilibrio della flora e della fauna tutelata»

parco-eolico.jpg

«Sono ancora costretto ad intervenire per ribadire che nessuna autorizzazione o diniego sono stati rilasciati dal Dipartimento del territorio e tutela dell’Ambiente della Regione Calabria; la procedura, come già ho avuto modo di chiarire con il mio precedente intervento, tutt’altro che tardivo, di qualche settimana fa, era sospesa, e noi ne eravamo al corrente. Oggi a seguito di modifiche importati, tra l’altro proposte della società richiedente, l’iter deve riprendere da zero il suo percorso istruttorio durante il quale tutti gli enti e i portatori di interesse saranno chiamati ad esprimersi, tra i quali il Parco regionale delle Serre nel caso in cui il progetto interessasse o influisse in maniera diretta o indiretta sulla riserva naturale».

E’ quanto afferma in una nota Alfonso Grillo, Commissario Parco regionale delle Serre.

«Rispetto a quest’ultima ipotesi, mi sento di fugare ogni dubbio circa la posizione che assumerà l’ente: così come avvenuto in passato per Monte Coppari, confermeremmo la nostra totale contrarietà a qualsiasi intervento di trasformazione del territorio, sia dentro il perimetro dell’area protetta, ma anche in prossimità, che impatti con l’ecosistema. Quando in discussione c’è la conservazione e la tutela della biodiversità i confini fisici che delineano l’area Parco sono indefinibili, esiste un grado di incidenza ambientale che va ben oltre i 17 mila ettari di competenza. I parchi eolici sono complessi strutturali che possono alterare, o addirittura mutare il microclima, e di conseguenza modificare l’equilibrio della flora e della fauna tutelata», conclude Alfonso Grillo.