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Bimbo di tre anni lasciato nudo e ucciso a calci dal padre: «Volevo educarlo» (NOMI)

Il dramma si è consumato dopo l'ennesimo brutale pestaggio. L’uomo gli ha sferrato un calcio in testa per farlo sedere sul pavimento

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Un bimbo di appena 3 anni, torturato, vessato e umiliato fino addirittura ad essere ucciso dal padre dopo l’ennesimo brutale pestaggio.

Una storia da film dell’orrore, che arriva dalla Bielorussia.

I racconti di quanto accaduto al bimbo, testimoniati in aula durante il processo ai due genitori, sono a dir poco raccapriccianti. “Volevo educarlo”, ha più volte detto il padre ma da quello che è emerso, il piccolo veniva per punizione spesso lasciato nudo al freddo, oltre che picchiato in modo selvaggio dai due coniugi. Ridotto in condizioni disumane, pesava appena 7 chili. Persino nella foto apposta sulla tomba della vittima è possibile scorgere sul viso i segni di una ferita al naso, frutto delle violenze a cui era sottoposto. Il bimbo è morto il 4 gennaio di quest’anno, dopo che il padre gli aveva sferrato un calcio in testa “per farlo sedere sul pavimento”. Il piccolo è caduto “non dando più segni di vita”.

Al termine dell’ultima odierna il padre del piccolo Semyon, Alexander Taratuta di 48 anni, è stato condannato alla pena capitale, ed essendo ancora in vigore in Bielorussia la condanna a morte, sarà giustiziato con un colpo alla nuca, mentre la moglie, Anastasia Taratuta di 37 anni, è stata condannata a 25 anni di detenzione da scontare in regime di carcere duro.