Cronaca

‘Ndrangheta nel Vibonese: boss, imprenditori, politici attendono la sentenza (NOMI)

Uno dei processi più imponenti della storia italiana vede alla sbarra anche appartenenti alle forze dell'ordine.

Aula bunker lamezia rinascita scott

La sentenza del processo “Rinascita-Scott” non verrà emessa prima del 6 novembre, come annunciato dalla presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Brigida Cavasino. Il processo, che riguarda l’operazione omonima volta a contrastare la ‘ndrangheta e coordinata dalla Dda di Catanzaro sotto la direzione di Nicola Gratteri, ha avuto inizio questa mattina nell’aula bunker di Lamezia Terme. L’operazione, condotta dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, ha portato all’arresto di 334 persone il 19 dicembre 2019, smantellando le organizzazioni di ‘ndrangheta legate alla cosca Mancuso nella regione del Vibonese.

Tra gli imputati spiccano l’ex parlamentare di Forza Italia e avvocato Giancarlo Pittelli, per il quale è stata richiesta una condanna a 17 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli affronta una richiesta di 8 anni di reclusione, mentre l’ex militare della Guardia di Finanza Michele Marinaro è accusato e soggetto a una richiesta di 17 anni di reclusione anch’esso per concorso esterno. L’imprenditore Rocco Delfino è invece soggetto a una richiesta di 12 anni di reclusione. Per il boss Luigi Mancuso, membro di spicco della cosca omonima, è previsto un processo separato.

Nell’ultima udienza, erano previste le repliche della pubblica accusa, ma il procuratore Antonio De Bernardo ha rinunciato a intervenire, ritenendo esaustive le prove raccolte nel corso del dibattimento.