Cronaca

Caso “lupara bianca”, dopo 31 anni arrestato il mandante (NOME)

I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto già condannato per associazione mafiosa

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I carabinieri del Nucleo Investigativo di Enna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Pietro Balsamo, già condannato per il reato di associazione mafiosa e ora gravemente indiziato dell’omicidio di Franco Zanerolli: l’uomo, dipendente di un vivaio di Piazza Armerina, scomparve il primo agosto del 1992 senza lasciare traccia.

A più di trent’anni di distanza la svolta: le indagini sulla scomparsa dell’uomo sono infatti riaperte a seguito di nuove risultanze istruttorie, in particolare sono state individuate nuove persone informate sui fatti le cui dichiarazioni hanno consentito di verificare le dichiarazioni rese, all’inizio degli anni 2000, da diversi collaboratori di giustizia.

Determinante però è stato il rinvenimento nell’abitazione di un esponente della criminalità organizzata di Enna di un “pizzino” riconducibile alla scomparsa di Zanerolli e che portava al presunto responsabile del suo omicidio. Pietro Balsamo è ora accusato di essere stato il mandante di quel delitto. L’uomo, che ha già diverse condanne per reati associativi di stampo mafioso, è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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