Il caro prezzi sembra essere diventato uno dei refrain di questa estate, quanto costano ombrelloni e sdraio, quanto gli alberghi, il caro benzina, i caffè e da quest’anno nelle vaie inchieste tra il serio e il faceto è entrato anche il caro gelato.
Certo bisogna dire che rimane sempre valida l’affermazione che la qualità si paga, infatti quando un prodotto è fatto con materie prime di primordine, magari prodotto in maniera artigianale secondo la tradizione e senza aggiunte di addensanti, dolcificanti sintetici, coloranti e chissà cos’altro, si può affermare che sia decisamente superiore magari ad un altro, senza togliere nulla a quest’ultimo, prodotto industrialmente per abbatterne i costi e massimizzare il profitto.
Il gelato rientra spesso nella categoria dei primi e allora aspettarsi che costi un po’ più degli altri ci può stare se poi diventa uno status symbol ancora meglio, ne è convinto il sindaco di Tropea Giovanni Macrì che non ci sta alle affermazioni apparse soprattutto sui social che commentano negativamente la notizia secondo la quale il gelato nella Perla del Tirreno sarebbe il più caro d’Italia
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