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Viali: “Ci aspettano cinquanta giorni di inferno”

Dopo la preziosa vittoria in casa della capolista Frosinone, il Cosenza deve alimentare i sogni salvezza vincendo anche contro il Pisa

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Ora sì, sarà un tour de force fino al termine della stagione per cercare di centrare la quinta salvezza consecutiva nel campionato di Serie B. Il Cosenza si è rimesso in corsa per l’obiettivo dopo la preziosissima vittoria un casa della capolista Frosinone, peraltro al novantesimo. Adesso però serve continuità e i Lupi rossoblù devono alimentarla già nel prossimo turno nel delicato match il Pisa orientato in zona playoff.

Sulla sfida si è espresso il tecnico dei cosentini, Viali: “Il Pisa è una squadra dall’alto livello qualitativo. Sia dal punto di vista fisico, che quello tecnico. Da un girone fa, mia prima partita qui a Cosenza, hanno fatto qualcosa di importante. Hanno giocato sia a tre che a quattro dietro ma questo è relativo. Sappiamo che servirà una grandissima prestazione per rimanere dentro la gara. Affronteremo una squadra che è abituata a fare la partita ma anche noi lo siamo, soprattutto nelle partite in casa”. Il punto infine sui recuperi e sugli indisponibili: “Mancherà Cortinovis. Era rientrato in gruppo. Gli esami sono negativi ma ha un’infiammazione che si porta dietro da un po’ ed abbiamo preferito non rischiarlo.

Voca e Brescianini invece sono pronti alla gara anche se hanno riposato a scopo precauzionale. Giocheremo con la stessa voglia che abbiamo mostrato nella gara di Frosinone, provando a riconquistare alti la palla creando superiorità numerica. Quanti in attacco? Una linea difensiva più intensa bisogna trovare il modo di romperla. Sappiamo che dobbiamo vivere di concretezza, di numeri e prestazioni. Non possiamo vivere di ricordi e la pausa è arrivata nel momento giusto per permetterci di ritornare con i piedi per terra dopo le due vittorie di fila. L’entusiasmo vogliamo alimentarlo fuori dal campo. Mancano 50 giorni e sarà l’inferno nelle 8 partite. Noi dobbiamo pensare a lavorare a testa bassa e tra 50 giorni dovremo alzare la testa e vedere cos’è successo”.

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