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A Pizzo una visione comune sul potenziamento della struttura sanitaria (VIDEO)

Maggioranza e opposizione approvano una mozione di fronte al consigliere Comito e a Galletta dell'Asp. L'obiettivo è il rilancio come Casa della salute.

Una struttura sanitaria che deve ritornare a pieno regime, anche perchè si trova in una posizione strategica che serve un bacino di oltre 30mila persone, considerando la zona dell’Angitolano, che aumenta esponenzialmente nel periodo estivo diventando di fatto la seconda realtà più importante dopo il capoluogo Vibo Valentia. Insomma, l’ex ospedale di Pizzo che oggi ospita solo una parte dei servizi sanitari, ha tutte le caratteristiche per essere rilanciata come Casa della salute.

Ed è proprio questo, come riportato dalla Gazzetta del Sud, l’obiettivo che ha visto unirsi maggioranza ed opposizione di Palazzo San Giorgio, che in modo congiunto hanno sottoscritto una mozione, la quale ha poi ottenuto il disco verde nel corso del consiglio comunale aperto tenutosi lunedì, e convocato su richiesta delle opposizioni, ovvero Emilio De Pasquale, Giusy Federico e Carlo Capocasale del gruppo Domani è oggi, e Franco Muzzopappa di Città libera.

L’adunata del civico consesso ha visto anche la partecipazione del consigliere regionale Michele Comito e del direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale, Matteo Galletta. Dopo aver descritto la situazione in cui versa la sanità nel Vibonese, riporta ancora la Gazzetta del Sud, i due professionisti hanno riconosciuto il ruolo che il Centro servizi sanitari e socio sanitario “Santa Maria del Carmine” (ovvero l’ex ospedale di Pizzo) possiede, tanto che, per entrambi, avrebbe le caratteristiche per diventare tanto ospedale di comunità quanto casa di comunità.

Attualmente, però, nel piano regionale Pizzo è deputata ad ospitare la Centrale operativa territoriale, mentre l’Asp lascia operativi i servizi attualmente attivi potenziando il monte ore. Il Consiglio chiede, pertanto, di andare oltre. Il consigliere Comito si è assunto l’impegno, mentre Galletta ha rimarcato che da amministratore pubblico della Regione, si attiene alle disposizioni. Nel frattempo anche il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha sposato la causa, offrendo pieno sostegno alla mozione approvata dal Consiglio napitino. Sarà la Regione Calabria, dunque, a dover prendere una decisione.

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