Cronaca

Nessuna autorizzazione: sequestrato un autolavaggio in Calabria

Azione congiunta delle forze dell'ordine e degli organi di tutela ambientale, che hanno denunciato il titolare dell'attività

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I militari appartenenti al Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Catanzaro e al Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, coadiuvati dal personale tecnico dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, nell’ambito di specifica attività di indagine in materia di tutela ambientale e salvaguardia della salute pubblica, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno posto sotto sequestro un impianto di autolavaggio ubicato nel territorio del Comune di Lamezia Terme, avente una superficie di circa 296 mq, il cui valore complessivo si aggira attorno ai 100mila euro. Il titolare dell’attività produttiva (non indicato dalle forze dell’ordine, ndr) che, a vario titolo, risulta gravemente indiziato di molteplici violazioni ambientali, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme.

Al termine degli accertamenti tecnici esperiti presso la sede operativa dell’attività commerciale, è stata riscontrata l’assenza di qualsivoglia documentazione autorizzativa in materia ambientale, nello specifico venivano contestate immissioni non autorizzate in pubblica fognatura di acque reflue industriali, generate nel corso dell’attività di impresa, nonché la gestione illecita di rifiuti che avveniva in totale difformità alla normativa di settore.

Alla luce di ciò, la polizia giudiziaria procedeva al sequestro preventivo dell’impianto per autolavaggio, alle attrezzature presenti all’interno del modulo prefabbricato e ai rifiuti speciali ivi stoccati, deferendo i rappresentanti legali delle società oggetto di verifica alla Procura della Repubblica di Lamezia, poiché gravemente indiziati delle condotte delittuose.