Scuola & università

Titolo conseguito all’estero, insegnanti calabresi ricorrono al Tar

L'iniziativa di alcuni insegnanti calabresi contro il Ministero della Pubblica Istruzione

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Alcuni insegnanti calabresi si sono rivolti, con il patrocinio dell’avvocato Francesco Pitaro, al Tar del Lazio, avverso il silenzio serbato dal Ministero dell’Istruzione con riferimento alla richiesta di riconoscimento del titolo abilitante conseguito all’estero. A darne notizia è lo stesso legale. «Oltre al dovere di procedere al riconoscimento del titolo conseguito all’estero, «vi è il dovere del Ministero dell’Istruzione di esprimersi entro il termine di 120 giorni sulle richieste svolte dagli insegnanti dirette ad ottenere dal Ministero il chiesto riconoscimento.

Nel caso che occupa tale termine è decorso senza che il Ministero abbia riscontrato in alcun modo le legittime richieste degli insegnanti», sottolinea il legale. «Il riconoscimento del titolo conseguito all’estero dagli insegnanti – ha affermato l’avvocato Francesco Pitaro – è fatto ormai automatico anche alla luce degli ultimi arresti giurisprudenziali. È, pertanto, da stigmatizzare la condotta del Ministero che davanti a titoli correttamente e legittimamente conseguiti all’estero non solo non provvede al dovuto riconoscimento ma costringe lavoratori/insegnanti a ricorrere al Tar avverso la indebita e illegale condotta omissiva che non fa che causare danni agli stessi per i ritardi che subiscono anche con riferimento alla immissione in ruolo».