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Vibo, “La Partita del Cuore” con i fondi destinati alla Cultura

Il Pd manifesta dubbi su un evento da 20mila euro: «Ennesimo fatto gravissimo. L'amministrazione Limardo chiarisca al più presto».

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Una determina che ha generato, ancora una volta, dubbi fra la minoranza in consiglio comunale a Vibo Valentia. Il documento pubblicato sull’albo pretorio e datato 19 settembre 2022, infatti, è titolato così: «“Vibo Città del Libro” – Liquidazione anticipo somme per organizzazione della manifestazione benefica denominata “La Partita del Cuore”».

Nulla da dire sul fine dell’evento, che si terrà il 1° ottobre presso lo stadio “Luigi Razza” di Vibo Valentia, se non fosse che all’interno della stessa determina viene definita la «liquidazione di 9.089 euro in favore dell’Associazione S. S. D. Boys Marinate quale anticipo del 50% dei servizi di organizzazione della manifestazione sportiva benefica, denominata “La Partita del Cuore” nell’ambito di “Vibo Città del Libro”».

Le perplessità sono state manifestate dalla consigliera comunale Laura Pugliese del Partito democratico nel corso di una commissione consiliare, condivise anche dal collega Stefano Soriano e dal segretario cittadino Francesco Colelli. «Nulla togliere alla valenza benefica dell’iniziativa, però non possiamo credere che per un evento del genere si possano spendere circa 20mila euro, dato che è prevista anche una vendita di biglietti sui quali, tra l’altro, non viene definito nulla: c’è solo il timbro della Siae», hanno detto i democrat.

C’è di più, però, secondo Pugliese, Soriano e Colelli: «Riteniamo sia gravissimo il fatto che tali fondi siano riconducibili al finanziamento nell’ambito di “Vibo Città del Libro”. Qual è la valenza culturale della manifestazione? Perché queste somme vengono rendicontate sotto tale dicitura se non hanno la benché minima attinenza? – hanno continuato – Credo che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Limardo debba dare spiegazioni al riguardo. Ed al più presto, aggiungiamo».

«Non abbiamo nulla contro la “Partita del Cuore”, anzi, ben vengano queste iniziative. Ma qui non si possono spendere 20mila euro per poi raccogliere una cifra che potrebbe essere di gran lunga inferiore. Capiamo le spese di ospitalità, ma lo stadio “Luigi Razza” non è l’Olimpico di Roma, dove per il medesimo evento possono partecipare anche più di 40mila persone e vi è una raccolta fondi di carattere nazionale», hanno concluso.

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