Sembra che nella notte del 15 settembre 1530, la Vergine Maria, insieme a s. Maria Maddalena e a s. Caterina d’Alessandria, sia apparsa a fra Lorenzo da Grotterìa, nella chiesa dei Domenicani a Soriano Calabro, consegnandoli una tela raffigurante s. Domenico, perché fosse esposta al culto. Questi eventi furono sottoposti a processo canonico nel 1609 a seguito del quale, Papa Urbano VIII diede l’autorizzazione per la festa liturgica. Questa miracolosa effigie è arrivata fino ai giorni nostri rimanendo persino incolume durante il disastroso terremoto del 1783 che distrusse gran parte del convento dei Domenicani, cosa che contribuì ad accrescerne la devozione verso il santo non solo in Calabria, ma anche nel resto d’Italia, d’Europa e in tutto il mondo fino ad arrivare in Estremo Oriente diventando il tramite per la conversione di molti peccatori.
Sebbene S. Domenico venga festeggiato liturgicamente l’8 agosto, a Soriano Calabro si festeggia anche a settembre con la celebre «Calata del Quadro» che quest’anno è coincisa anche con l’Anno Giubilare nel 50° Anniversario della Dedicazione del nuovo Santuario”. Cinque giorni di eventi religiosi particolarmente sentiti dalla popolazione culminati con la discesa del quadro di San Domenico, la processione e la celebrazione eucaristica nei ruderi dell’Antica Basilica presieduta da Monsignor Piero Marini, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. Durante tutte le giornate, per concessione della Penitenziaria Apostolica, è stato possibile lucrare l’indulgenza Plenaria per sé o per un defunto.
