La Tangenziale Est è di nuovo al centro dell’azione amministrativa della Provincia di Vibo. Questa volta, non per l’ennesima inchiesta della magistratura ordinaria o contabile, ma per l’avvio di una procedura aperta che rappresenta il primo passo verso gli interventi di completamento, messa in sicurezza e ripristino” dell’incompiuta per antonomasia a ridosso della città capoluogo. Un percorso, già tracciato, che ha sventrato una collina tra rotatorie create e lasciate morire, divenute ricettacolo di immondizia e propiziatrici di incidenti stradali e progetti mai portati a conclusione.
E’ una storia che affonda le proprie radici, quella della Tangenziale Est, nei primi anni 2000. Un progetto che avrebbe dovuto congiungere lo svincolo autostradale di Sant’Onofrio alla Statale 18 bypassando il centro cittadino. Invece, laddove si è messo mano, sono stati creati danni che non basteranno dieci lustri a risistemarli, oltre che uno stato permanente di dissesto idrogeologico.
Ebbene, ora l’amministrazione provinciale con il presidente Salvatore Solano prova a rimettere mano all’opera con un bando di gara “per l’appalto di servizi tecnici di architettura e ingegneria per la direzione dei lavori ed il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione” sul tracciato. Responsabile del procedimento è stato nominato l’architetto Giovanni Antonio Colace. Per la direzione dei lavori, la contabilità e la misura sono stati impegnati dall’Ente intermedio 148.965,73 euro. Quanto al coordinamento della Sicurezza in fase di esecuzione, invece, sono stati disposti 57.350, 40 euro. In totale si parte da un importo a base gara di 206.316,13 euro, quando il costo complessivo dell’opera si aggira sui 5 milioni di euro.
Insomma, si riparte, dopo che la Provincia, nello scorso mese di maggio ha portato in Tribunale la società appaltatrice dei lavori di completamento della Tangenziale Est, la Lista Appalti Srl, “per il recupero delle somme indebitamente corrisposte a tutela degli interessi propri”.
