Cronaca

Assalti ai bancomat anche con bombe: 9 arresti

Il procuratore: "La spregiudicatezza e pericolosità del sodalizio criminale è dimostrata dalla disponibilità ed impiego per le proprie azioni delittuose di esplosivi ad alta carica distruttiva"

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Le bombe che utilizzavano erano così potenti che a volte distruggevano anche le banconote, oltre a scardinare i bancomat. Ordigni ad alto potenziale che, rileva la Procura, sono segno della “spregiudicatezza e pericolosità del sodalizio criminale”, che non si faceva scrupolo di provocare danni ingenti agli edifici, “con pericolo per la pubblica e privata incolumità”, anche se questo spesso significava dover andare via a mani vuote. Il blitz è partito all’alba di oggi, 5 agosto: i carabinieri di Avellino hanno arrestato 9 persone, accusate di vare parte di una banda specializzata in furti a bancomat e uffici postali con la tecnica della “marmotta”, ovvero ordigni che venivano posizionati negli atm e fatti esplodere.

Gli assalti ai bancomat nel Centro Sud Italia
L’operazione è scattata in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare del gip di Avellino, su richiesta della Procura, e si è svolto anche nelle province di Foggia, città di cui sono originari quasi tutti gli indagati, e in quelle di Lecce e Palermo; le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata a commettere furti. La banda, hanno ricostruito i carabinieri, non agiva soltanto ad Avellino ma era attiva in tutta l’area del Centro-Sud Italia. Le indagini sono state avviate l’anno scorso e hanno permesso di ricostruire 6 colpi, tutti riconducibili allo stesso gruppo criminale, compresi nelle province di Avellino, Benevento e Roma, con l’aiuto di una rete di basisti che avevano il compito di individuare gli obiettivi e fornire supporto logistico.

Bombe così forti da distruggere anche i soldi
Secondo il procuratore di Avellino, Domenico Airoma, “la spregiudicatezza e pericolosità del sodalizio criminale è dimostrata dalla disponibilità ed impiego per le proprie azioni delittuose di esplosivi ad alta carica distruttiva tali da determinare, oltre a ingenti danni agli immobili, con pericolo per la pubblica e privata incolumità, in alcune occasioni la perdita totale delle banconote, distrutte nelle potenti esplosioni”. Il Procuratore ha spiegato che è stato istituito un gruppo di indagine specializzato sulla criminalità predatoria e che si auspica che ci si possa avvalere “oltre che di una dedicata specializzazione delle forze di polizia, anche della necessaria collaborazione di ogni cittadino”.