Cronaca

Imponimento, l’ex assessore regionale Stillitani dai domiciliari all’obbligo di firma

E' accusato in concorso esterno in associazione mafiosa poiché avrebbe permesso alle cosche di inserirsi negli affari delle strutture turistiche

stillitani

Passa dagli arresti domiciliari all’obbligo di firma Francescantonio Stillitani. Il Tribunale di Lamezia Terme ha accolto la richiesta di una misura cautelare meno afflittiva avanzata dagli avvocati difensori di Francescantonio Stillitani, ex assessore regionale all’Ambiente ed ex sindaco di Pizzo. L’imprenditore ed ex politico è imputato nel processo Imponimento – istruito dalla Dda di Catanzaro contro la consorteria Anello-Fruci di Filadelfia – con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa poiché avrebbe permesso alle cosche di inserirsi negli affari delle strutture turistiche che questi gestiva con il fratello Emanuele (anch’egli di recente passato dai domiciliari all’obbligo di firma).

A Stillitani vengono contestati anche i reati di estorsione, danneggiamento e violenza privata. Gli Stillitano, secondo l’accusa, sarebbero passati dall’essere vittime di richieste estorsive a referenti del clan, “anche mediando con altri imprenditori in relazione alle pretese estorsive della cosca e dei suoi appartenenti, concorrendo nelle condotte estorsive, favorendo l’affidamento di opere, forniture e servizi ad imprese contigue alla cosca ovvero direttamente avvalendosene, garantendo l’assunzione di sodali o di soggetti comunque indicati dall’organizzazione”.

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