Cultura & spettacolo

Nel Vibonese consensi per la presentazione dei libri di Giuseppina Prostamo

I giornalisti Vincenzo Varone e Pasquale Petrolo hanno dialogato con l'autrice

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Due libri. Un cammino. Una vita. Giuseppina Prostamo, dirigente scolastico in pensione, ha presentato presso la sala conferenze di Palazzo Marzano di Briatico, alla presenza del pubblico delle grandi occasioni, le sue due ultime opere A Figghja i l’Orfaneju” e “Il Profumo dei ricordi”. Due libri che entrano a pieno titolo nella storia della letteratura calabrese.

Con “A Figghja i l’Orfaneju”- la cui prefazione è stata curata dal giornalista e saggista Vincenzo Varone – l’autrice ha consegnato alla sua gente e alle future generazioni uno spaccato di memoria individuale, tra orti verdeggianti, personaggi segnati dalla grazia della bontà degli umili, scricchiolii provenienti di notte dagli “orfaneji” che altro non erano che alcuni pezzetti di legno raccolti durante la giornata, filastrocche, salsedine, mare, riti religiosi accompagnati da una spiritualità vissuta e sentita, preghiere, giochi del tempo che fu, studio ed esperienze didattiche. Un vissuto, che attraverso questa opera, diviene così memoria collettiva, riuscendo a tramandare alle nuove generazioni quel retaggio di valori indispensabili anche per vivere il presente, oggi segnato dalla solitudine provocata dalla pandemia, dal furore insensato delle guerre e dalle tante capriole di una certa società dedita solo all’apparire e basta. Per quanto riguarda le liriche “Il profumo dei ricordi – come scrive il curatore della prefazione il giornalista professionista Pasquale Petrolo dal volume emergono “ricordi dal sapore forte, mai dimenticati, che evocano felicità, sentimenti, dolori, speranze e affidamento al Cielo. Memorie che affiorano tra le campagne e i paesaggi marini dove ogni cosa conserva il vissuto dell’autrice “le cui radici – com’Ella declina con vena poetica – affondano nell’agreste e marinaro humus”. Felicità, traspare nella poesia “Gioia” per il conseguimento “dell’ambita meta”, la laurea. “L’alba annunciava/l’imminente giorno nascente/e con sé la gioia per il conseguimento dell’ambita meta/il mio sogno stava per realizzarsi…”. Petrolo scrive, inoltre, che “contaminazioni di natura romantica e verista sono presenti nello stile della poetessa Prostamo”, le cui “liriche, sovente, si elevano auree in quanto vi aleggia una “divina provvidenza” di manzoniana memoria”.

Nel corso della serata promossa dalla Pro Loco di Briatico, presieduta da Michele La Piana – che si sta distinguendo per la sua vitalità e per il suo impegno in campo culturale e per la promozione del territorio – Varone e Petrolo hanno dialogato con l’autrice che oltre a rispondere alle domande ha letto con intensa partecipazione alcuni brani delle sue opere. Risultato. Una serata intensa dai sapori antichi e forti ma con l’occhio costantemente rivoto anche al presente e al futuro. Un momento culturale all’insegna della forza dirompente della parola, dee racconto che diviene memoria viva, del senso forte dell’appartenenza e della bellezza della parola ma anche e soprattutto dei valori, in primis la famiglia, la fede e la scuola che rappresentano l’ossatura della società. La serata è stata allietata dalle musiche del pianista Francesco Pata e della cantante Gemma Fazzari che hanno raccolti gli applausi del pubblico presente. All’evento hanno anche partecipato una delegazione dell’amministrazione comunale di Briatico guidata dal sindaco Lidio Vallone e il sindaco di Drapia Alessandro Porcelli. Tra i presenti anche numerosi insegnanti e rappresentanti del mondo della cultura e dell’associazionismo. .

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