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POLITICHE 2022 | La corsa e le quotazioni dei vibonesi tra riconferme e new entry

Ecco i parlamentari uscenti o aspiranti che faranno parte verosimilmente della partita che si giocherà il prossimo 25 settembre

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Tra new entry, riconferme e possibili trombati, i parlamentari del Vibonese si avviano alle prossime elezioni politiche. E già si prospettano le sfide più…affascinanti, tra Camera e senato, tra seggi uninominali e plurinominali, tra maggioritario e proporzionale. Ebbene, guardando con attenzione al quadro che si va delineando, si può dire con ragionevole certezza che se c’è un uscente la cui riconferma appare abbastanza scontata è il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori. Il partito riserverebbe a lui la prima postazione nel collegio plurinominale del Senato. Ergo, nessuna difficoltà ad imporsi sulla concorrenza, stando ai dati dell’immediato passato, che vedono Forza Italia ben collocata in Calabria. Un altro vibonese in predicato di riconferma, anche se la partita in questo caso non è del tutto scontata è un deputato. Si chiama Riccardo Tucci al quale Giuseppe Conte -leader del M5S a cui Tucci è rimasto fedele -riserverebbe una postazione utile alla Camera nel proporzionale -magari proprio la prima -inducendolo pure a candidarsi all’uninominale. Le certezze (ammesso che siano tali perchè l’urna è sempre sorprendente) per la provincia di Vibo finiscono qui. La partita sarà, infatti, durissima per tutti gli altri uscenti che tentano di essere riconfermati. Tra questi c’è, a sinistra, con Insieme per il futuro, il partito di Di Maio, la sottosegretaria Dalila Nesci che dovrebbe scalare un Everest anche se il suo leader decidesse di andare in coalizione con il Partito democratico. E non si prospettano tempi facili neppure per il senatore della Lega -appena entrato peraltro in Parlamento –Fausto De Angelis che dovrebbe fronteggiare un’agguerrita concorrenza interna ed esterna alla provincia.

Capitolo Pd: il deputato uscente Antonio Viscomi, ammesso che intenda ricandidarsi, dovrà fare i conti il segretario regionale Nicola Irto che -dalle parti di Vibo -al contrario di quanto potesse apparire nei mesi scorsi, durante il periodo congressuale, gode della fiducia del gruppo dirigente cittadino capeggiato da Francesco Colelli ed Enzo Romeo. Sul fronte de Magistris, non è del tutto da escludere l’impegno di Antonio Lo Schiavo, sebbene il consigliere regionale non sembrerebbe pronto ad immolarsi, senza una concreta chance di giocare la partita, alla causa. Dalle parti di Azione, Stefano Luciano ha dato a Carlo Calenda la sua disponibilità a candidarsi. E così -con Italia Viva -ha fatto Bruno Censore. Insomma, il quadro è variegato da destra a sinistra, sebbene nomi nuovi non se ne vedano affatto in circolazione.

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