Politica

La minoranza di Vibo sul piede di guerra: “Non parteciperemo al Consiglio”

L'accusa: "Pratiche trasmesse in ritardo. Impossibile effettuare approfondimenti"

comune vibo (2)

“Non è più tollerabile che le pratiche da discutere in consiglio comunale di Vibo Valentia siano trasmesse ai consiglieri e alle consigliere comunali, con l’ennesimo ritardo rispetto ai tempi utili per i doverosi approfondimenti. In questo modo è evidente che si comprimono le prerogative dei consiglieri e delle consigliere che non sono messi nelle condizioni di esprimere un voto consapevole e/o di apportare eventuali contributi migliorativi e/o correttivi alle pratiche stesse, né di valutarne compiutamente la relativa sostenibilità”. E’ quanto scrivono in una nota gli esponenti della minoranza a palazzo Luigi Razza Pugliese, Soriano, Scrugli, Franzé, Fatelli, Comito, Arena, Russo, Miceli, Policaro, Santoro, Pisani, Pilegi.

Nella nota c’è ancora scritto: “Non è affatto accettabile che la documentazione relativa alla Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio possa essere portata all’attenzione dei consiglieri e delle consigliere a meno di sette giorni dalla convocazione del consiglio comunale. Anche perché le pratiche di bilancio necessitano di particolare attenzione, avendo riscontrato nel tempo, negli atti amministrativi, macroscopici errori, carenti di adeguata istruttoria e relazioni a supporto, che hanno posto i Consiglieri e le Consigliere, sia di maggioranza che di opposizione, in una condizione di particolare difficoltà nell’approvazione della pratica stessa”.

È per questo che “non intendiamo prendere parte al consiglio comunale del 29 luglio 2022, rivendicando una precisa integrità etica e politica che non può prescindere dal rispetto delle regole della Democrazia, ivi incluse quelle delle prerogative dei Rappresentanti Istituzionali dei cittadini e delle cittadine. Non intendiamo, dunque, partecipare ad un Consiglio comunale che finisce per ratificare decisioni già assunte in soliloquio dal sindaco e dalla sua Giunta, registrando, tra l’altro, per l’ennesima volta, in cui si approvano pratiche di bilancio, proprio l’assenza dell’Assessore al Bilancio. Sarebbe il caso, invece, che questa amministrazione valutasse seriamente di staccare la spina, considerato che la maggioranza non ha più i numeri per governare, visto che, ancora una volta, il Consiglio comunale è obbligato a riunirsi in seconda convocazione”.

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