Cultura & spettacolo

Quel Concerto Grosso al Teatro Valentini di Vibo Valentia

Un personale ricordo di Vittorio De Scalzi, il fondatore dei New Trolls morto oggi

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A quel tempo, eravamo un gruppo di giovani innamorati della vita e della musica: suonavamo e cantavamo esibendoci in pubblico in quelle che in futuro sarebbero state definite cover; soprattutto, nell’epoca in cui erano nate le prime radio libere, di musica vivevamo affamati di novità e proposte.

A quel tempo, Vibo Valentia aveva un teatro, il teatro Valentini, che ospitava gli attori più noti e, con regolare cadenza, apriva il suo palcoscenico ai più noti cantanti e gruppi musicali. Noi giovani, affamati di cultura a tutto tondo, non perdevamo occasione crescendo così perché potevamo coltivare quanto di meglio la città potesse offrire. E, a quel tempo – per nostra fortuna – offriva.

A quel tempo, arrivarono a Vibo Valentia i New Trolls per esibirsi in un teatro ricolmo; soprattutto, donando un’emozione straordinaria ed irripetibile con il loro Concerto Grosso. Straordinario!

Torna oggi – malinconicamente! – alla memoria questo ricordo tra nostalgia e commozione scoprendo che è andato via Vittorio De Scalzi, fondatore dei News Trolls, musicista polistrumentista, compositore sublime e cantautore genovese scomparso a 72 anni, colpito da fibrosi polmonare un mese dopo essere guarito dal covid; negli ultimi giorni le sue condizioni si erano aggravate ed era stato messo in coma farmacologico.
Nel dare la notizia, la sua famiglia lo immagina adesso nella sua Aldebaran. Il riferimento è alla stella Aldebaran, appartenente alla costellazione del Toro e dalla quale prendono nome un brano e un album del suo gruppo musicale pubblicato nel 1978.

Aldebaran arrivava due anni dopo il Concerto Grosso n. 2, che completava quel fantastico esperimento musicale realizzato qualche anno prima (1971) scompaginando il panorama musicale del pop-rock italiano che viveva, in quegli anni ’70, una stagione di memorabili proposte che, attingendo dalla tradizione, la elaboravano e la portavano a vertici entusiasmanti.

Il teatro Valentini e quanti accorsero a Vibo Valentia rimasero senza fiato quella sera, sorpresi ed estasiati da un’esecuzione incredibile rispetto ai canoni abituali del tempo. Ricordo ancora l’emozione di quella serata, posso dire esattamente in quale punto della platea ero seduto e con chi: sono di quelle emozioni che scavano un solco indelebile nella memoria!  La musica dei New Trolls spostava l’approccio popolare verso una proposta che era ricerca, coraggio, contaminazione: purissima bellezza!

Prodotto da un guru della musica italiana come Sergio Bardotti, il Concerto Grosso era nato da un’idea del compositore Luis Enríquez Bacalov, autore delle musiche. L’intento dichiarato era presentare un concerto grosso, alla maniera della musica barocca italiana, affidando alla strumentazione rock le parti soliste della partitura, cioè con i New Trolls che suonavano e cantavano assieme all’orchestra.

Per noi che vivevamo cibandoci di musica da esportare nella case attraverso i nostri programmi radiofonici (erano i tempo di Radio Calabria, di Radio Vibo International… e poi, Radio Antenna Sud), la scoperta di questo Concerto Grosso fu una ventata di aria fresca perché proiettava anche la musica italiana in quel progressive rock che si identificava anche con gruppi come Le Orme e la Premiata Forneria Marconi e subito dopo il Banco del Mutuo Soccorso.
Poterli ascoltare dal vivo, vederli di persona, sentire l’emozione di quei suoni fu un momento magico. Il Valentini risuonava di questa musica e ci sentivamo, dalla nostra piccola Vibo Valentia, proiettati verso la nostra Aldebaran!
È stato questo il mio, il nostro incontro con Vittorio De Scalzi e ricordarlo – ricordarlo quando venne tra noi, qui a Vibo Valentia – è un richiamo della memoria emozionante!

Nato a Genova il 4 novembre 1949 da padre ristoratore e madre pianista, è stato a suo modo un enfant prodige, avendo iniziato a suonare il pianoforte a soli quattro anni. Insieme a Pino Scarpettini aveva fondato negli anni Sessanta i “Trolls”, con i quali aveva inciso il singolo “Dietro la nebbia” e, dopo il debutto nel 1967 come solista con lo pseudonimo Napoleone, aveva creato i “New Trolls” con Nico Di Palo alla chitarra, Gianni Belleno alla batteria, Giorgio D’Adamo al basso e Mauro Chiarugi alla tastiera.

Con questa formazione, fino al 1997 anno dello scioglimento del gruppo, Vittorio De Scalzi ha calcato le scene della musica collezionando successi indimenticabili, che hanno puntualmente lasciato una traccia: le visioni quasi oniriche in Aldebaran, la dolcezza adolescenziale di “Quella carezza della sera”, la vita dura e difficile esaltata nella “Miniera”; oppure la forza corale raggiunta nella loro versione di Poster di Baglioni, che ne ribalta il senso della solitudine.
Ma l’emblema dell’esaltazione musicale rimangono i due capitoli del Concerto Grosso (1971-1976). Noi, qui a Vibo Valentia, l’abbiamo vissuto in prima persona: potesse ancora parlare, vivere, raccontare quel teatro Valentini che oggi malinconicamente offre la sua immagine decadente ed in abbandono!

A quel tempo…
A quel tempo io c’ero: lo ricorderò ancora oggi passando lungo la via del Valentini e salutando Vittorio De Scalzi con la tristezza che queste mura abbandonate testimoniano.

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