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Meduse in mare in aumento, ecco da cosa dipende

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Esattamente come in tutti gli altri mari, anche il Mar Ionio, quello che si affaccia sulle coste della Calabria, non mancano le meduse. In realtà, però, oltre chiaramente al timore che possono generare in tutti coloro che amano fare il bagno e nuotare spingendosi anche al largo, è necessario provare a capire il motivo per cui sono così tanto presenti.

Grazie alle tecnologie attuali, che hanno rivoluzionato anche altri settori come ad esempio quello del divertimento online, con la presenza di numerosi portali sicuri come NetBet Betting Italy, si è potuto scoprire molto di più sulle meduse in mare e sulle motivazioni alla base di una così folta presenza.

La conferma del CNR

Nel corso degli ultimi anni, anche il CNR ha ammesso che, all’interno del Mar Mediterraneo, il numero delle meduse autoctone è aumentato, ma ha subito allo stesso modo un forte incremento pure il numero delle specie alieno. E la motivazione è sempre più legata chiaramente ad un fattore umano.

Scendendo un po’ più nei dettagli, i numeri parlano chiaro. Il numero di meduse ha subito un aumento di ben 10 volte nell’ultimo decennio. I dati in questione sono stati diffusi da parte del CNR, ovvero il Consiglio Nazionale della Ricerca. In tante altre aree del mondo, al contrario, il quantitativo di meduse non ha subito particolari variazioni.

I motivi di tale aumento

La responsabilità, in parte in modo indiretto e in parte in maniera diretta, è da ricondurre agli uomini. Sì, dal momento che il CNR è fermamente convinto di come ci siano due spiegazioni probabili per poter motivare un simile cambiamento. Il fenomeno legato all’aumento del numero di meduse, infatti, si può ricollegare da un lato al riscaldamento degli oceani che è colpa del cambiamento del clima in atto. D’altro canto, però, la colpa potrebbe anche essere di tutte quelle attività umane che vengono svolte in mare, ovvero dal turismo fino al commercio, passando inevitabilmente anche per la pesca.

Dando uno sguardo più approfondito alla prima motivazione, è chiaro che la temperatura degli oceani è un problema di non poco conto. Secondo quanto è stato riportato dalla biologa marina dell’Università del Salento Mar Bosch-Belmar, se l’acqua dei mari è più calda, ecco che si creano le condizioni ideali per la riproduzione di un gran numero di specie marine, nello specifico delle meduse.

Infatti, nelle prime fasi della vita delle meduse, è chiaro che certi elementi, come la salinità, la temperatura dell’acqua e la presenza di un numero sufficiente di prede, fanno in modo di stimolare il più possibile la riproduzione di tali specie marine. Gli esperti parlano di un vero e proprio bloom di meduse, ovvero un incremento di carattere improvviso e del tutto fuori controllo in un’area particolare.

È chiaro che i cambiamenti che hanno ad oggetto l’ambiente sono legati al comportamento dell’uomo. Gli habitat ecologici si trasformano anche per colpa del sempre maggiore inquinamento dei mari. Basti pensare, ad esempio, alle barriere frangiflutti della costa dell’Adriatico, che rappresentano una zona perfetta per la riproduzione delle meduse.

Un altro aspetto molto interessante che è stato messo in evidenza dal CNR è che i cambiamenti climatici attualmente in atto non fanno altro che comportare un forte incremento del numero di meduse all’interno del Mar Mediterraneo, ma al contempo creano le condizioni ideali per uno sviluppo sempre maggiore delle specie aliene.

Secondo quanto è stato riportato dagli scienziati, per il momento dovrebbero essercene circa una dozzina. Nello specifico, la maggioranza dovrebbe essere composta da ctenofori, che di solito vivono in zone d’acqua dolce, e cnidari, che invece riescono a svilupparsi e a riprodursi senza particolari problemi anche in acqua salata.