Scienze & ambiente

Il 16 Luglio si celebra la Giornata Mondiale dei Serpenti

Il suo scopo è quello di aumentare la consapevolezza e sensibilizzare le persone sulla bellezza di questi animali a sangue freddo, troppo spesso ingiustamente temuti e sull'importante ruolo che svolgono all’interno degli ecosistemi

Potrà sembrare strano ma anche i serpenti hanno una giornata a loro dedicata. Si tratta del 16 luglio, oggi appunto.
L’origine di questa giornata è piuttosto incerta, ma il suo scopo è quello di aumentare la consapevolezza e sensibilizzare le persone sulla bellezza di questi animali a sangue freddo, troppo spesso ingiustamente temuti, e sul loro importante ruolo che svolgono all’interno degli ecosistemi.
Sin dall’alba dei tempi sono stati considerati infidi e pericolosi; nella Apocalisse di Giovanni l’identificazione del serpente con Satana è implicita e nella Genesi il Serpente è rappresentato solo come creatura infida e ingannatrice, che subdolamente consiglia ciò che Dio ha direttamente proibito (Genesi 3,4-5.3,22).
I serpenti, in realtà, sono animali affascinanti, dalle più svariate forme e colori. Hanno conquistato praticamente ogni tipo di habitat, dalle alte vette delle montagne ai mari, passando per foreste, deserti e persino città. Molte persone li temono, altri ancora hanno sviluppano una vera e propria ofidiofobia, ma l’istituzione di questa giornata è il primo passo per provare a riscattare questa brutta reputazione.
Al mondo esistono quasi 4mila specie diverse di serpenti, insieme alle lucertole formano l’ordine degli squamata, il gruppo di rettili più numeroso e di maggior successo del pianeta, con oltre 11mila specie conosciute. Tutti i serpenti hanno perso le zampe nel corso dell’evoluzione e hanno sviluppato così tantissime caratteristiche uniche che hanno contribuito a renderli uno dei gruppi animali più diffusi e singolari. Hanno dimensioni molto variabili, dal piccolissimo serpente delle Barbados (Tetracheilostoma carlae), lungo poco più di 10 centimetri, al gigantesco pitone reticolato (Malayopython reticulatus), che può arrivare ad essere lungo quasi 7 metri.
Sono anche tra le specie più velenose del mondo, senza dubbio una delle caratteristiche che contribuisce ad alimentare la paura per i serpenti, tuttavia la maggior parte di loro non è velenosa e cattura le sue prede avvolgendole tra le spire. Inoltre molte specie possiedono sofisticate abilità sensoriali che gli permettono di captare con la lingua biforcuta, le più piccole sostanze chimiche presenti nell’aria o di percepire, grazie a delle particolari fossette poste tra gli occhi e le narici, il calore emanato dalle loro prede.