Scienze & ambiente

Abete bianco di Serra San Bruno, concluso il soggiorno studio dei ricercatori

Si mira a certificare la peculiare pianta nel settore dell'edilizia e del design

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Si è conclusa una nuova ed importante fase del processo di certificazione dell’abete bianco e rilancio della sua presenza qualificata nei grandi mercati.

Nel complesso, il progetto “Valorizzazione dei prodotti della filiera foresta legno in Calabria” vede coinvolti l’Accademia italiana di Scienze Forestali, l’Università di Firenze, l’Università della Calabria, il Comune di Serra San Bruno, l’azienda agricola “La Foresta”, l’azienda agricola “La nuova Ferdinandea” e la “Maletta Ercole srl” e può consentire di rafforzare l’intero settore e, di conseguenza, l’economia locale.

Studiosi, aziende e Istituzioni si erano già incontrati a fine maggio per illustrare lo stato di attuazione del progetto, fare il punto della situazione e programmare i prossimi passi volti a certificare l’abete bianco nel settore edilizio e del design.

In particolare, in quell’occasione, i docenti dell’Università di Firenze Marco Fioravanti e Marco Togni avevano concordato con il sindaco Alfredo Barillari il loro ritorno, insieme a ricercatori e progettisti per studiare la storia produttiva e l’ambiente sociale, in modo da contribuire alla costruzione di un marchio territoriale.

Proprio in questa settimana un team di ricercatori ha raggiunto Serra San Bruno per trascorrere alcuni giorni dedicati alla ricerca sul campo; si tratta di Irene Fiesoli (ricercatrice Dipartimento di Architettura, Unifi), Denise de Spirito (dottoranda di Architettura, curriculum in Design, Unifi), Manfredi Sottani (dottorando di Architettura curriculum in Design, Unifi), Francesco Cantini (dottorando di Architettura curriculum in Design, Unifi), coordinati dai professori Marco Fioravanti (Tecnologia del legno e utilizzazioni forestali, Dipartimento di Agraria, Università di Firenze) e Giuseppe Lotti (Disegno industriale, Dipartimento di Architettura, Università di Firenze).

Questo nuovo soggiorno di studio è dunque servito per analizzare ogni tipo di dettaglio utile al fine di individuare anche la strategia comunicativa più idonea e efficace, oltre che capace di far percepire subito i tratti distintivi delle Serre.

“Cerchiamo di rendere maggiormente riconoscibili le nostre tradizioni artigianali e produttive – ha affermato il primo cittadino – e di farle apprezzare per il loro reale valore. Il nostro patrimonio va ottimizzato con razionalità nel rispetto dei criteri naturali e pensando al futuro.Siamo certi che la strada della condivisione, della sinergia, del fare rete con gli esperti e le aziende del settore sia quella giusta per avviare uno sviluppo stabile e duraturo”.