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Tabaccaio freddato nel negozio, condannati a 30 anni tre vibonesi (NOMI)

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Nulla da fare per i cinque imputati nell’ambito del processo per l’omicidio di Manuele Rocco, il tabaccaio freddato nella sua attività il 19 dicembre 2014 ad Asti. La Corte di Cassazione ha confermato quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Torino nel giugno 2021. Condannati dunque a 30 anni di reclusione, Antonio Guastalegname, 53 anni, imprenditore residente a Castello di Annone, ma originario di Vibo Marina e da qualche mese collaboratore di giustizia; il figlio Domenico Guastalegname, 28 anni, pure lui originario di Vibo Marina; Giuseppe Antonio Piccolo, 30 anni, di Nicotera; Fabio Fernicola, 42 anni, di Asti, e Jacopo Chiesi, 27 anni, pizzaiolo di Castello d’Annone.

Anche in primo grado il pm Laura Deodato aveva chiesto l’ergastolo, con l’accusa di omicidio aggravato e tentata rapina, la sentenza era stata la condanna di tutti gli imputati a 30 anni. Le prossime udienze sono state fissate per l’11, il 16 e il 22 giugno.

La vicenda. Il gruppo arrivò davanti all’esercizio con due auto, una panda e una 500 noleggiate. In auto rimasero -secondo l’accusa – Guastalegname e Fernicola, che abitando in zona e frequentando la tabaccheria, avrebbero rischiato di essere riconosciuti. Nel negozio invece entrarono Piccolo e Chiesi, entrambi con i volti coperti da cappucci e passamontagna. Alla vista dei rapinatori la moglie della vittima tentò una reazione, suscitando una mossa spropositata nel rapinatore che esplose due colpi di pistola a scopo intimidatorio. Manuel Bacco si scagliò in difesa della moglie, cercando di bloccare i rapinatori che invece spararono ancora altri due colpi che lo uccisero.

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