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A Ricadi il mare sporco diventa un caso politico

Mobrici chiede un consiglio comunale ad hoc per discutere della vicenda

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Il consigliere di opposizione Pasquale Mobrici rimane colpito dalle immagini di mare sporco pubblicate da Zoom 24 e va all’attacco dell’amministrazione comunale di Ricadi.

“Mare sporco e turisti in rivolta, a seguito delle note stampa e delle eloquenti foto pubblicate in data odierna. Il sindaco e l’assessore all’ambiente Locane vengano in consiglio comunale a spiegare perché, a fronte di una spesa annuale di un milione di euro, i depuratori del Comune di Ricadi evidentemente non funzionano bene e sono stati commissariati dal presidente della Regione Calabria – dice Mobrici – Chiediamo con insistenza la convocazione di un consiglio comunale aperto sulla gestione dei depuratori e sullo smaltimento dei fanghi, dopo il commissariamento da parte della Regione Calabria”.

Continua il consigliere comunale: “Già con richiesta del 20 giugno 2022, trasmessa per conoscenza anche al Prefetto, abbiamo richiesto la convocazione urgente del consiglio comunale perché riteniamo che chi ha gestito e purtroppo gestisce così male gli impianti di depurazione ricadesi debba spiegare ai cittadini le ragioni del fallimento, a fronte di una spesa di oltre un milione di euro l’anno”.

“La nostra richiesta è del 20 giugno, considerato che, ad oggi, nonostante l’obbligo di legge, non abbiamo ancora ricevuto la convocazione – conclude Mobrici – invitiamo il sindaco a convocare con urgenza il consiglio comunale nel quale assieme all’assessore all’ambiente Locane ed al responsabile area Calzona dovranno spiegare le ragioni del malfunzionamento”.

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