‘Ndrangheta, operazione “Imponimento”: scarcerato presunto narcotrafficante

L’accusa è quella di essere partecipe di un’associazione dedita al narcotraffico, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa

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Torna libero Giuseppe Costantino, coinvolto nell’operazione Imponimento ed arrestato nel giugno 2o21 in Svizzera. Dopo l’annullamento con rinvio dell’ordinanza del Tribunale deciso dalla Cassazione, il Riesame revoca dunque la misura cautelare. “Illogica” la motivazione dell’arresto. Il Tribunale di Catanzaro lo ha scarcerato per mancanza di gravità indiziaria. L’accusa è quella di essere partecipe di un’associazione dedita al narcotraffico, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, e concorso in plurime ipotesi di coltivazione di sostanze stupefacenti. La difesa, da subito, nel presentare riesame avverso la decisione del gip, aveva evidenziato la fragilità dell’impianto accusatorio, edificato su brandelli indiziari privi di reale capacità dimostrativa delle contestazioni provvisorie e, pertanto, aveva chiesto che Costantino venisse restituito ai propri affetti, visto che al momento dell’arresto si trovava in Svizzera dove lavorava e viveva con la moglie e la figlia piccola di due anni.

Il Tribunale del Riesame aveva ritenuto di confermare la misura, senza confrontarsi con i temi sollevati dalla difesa, così costringendo Costantino a ricorrere in Cassazione. Ed è proprio la Suprema Corte che, nell’accogliere il ricorso degli avvocati Franco Giampà e Francesco Iacopino, ha annullato con rinvio l’ordinanza del Riesame, in forza della quale si era mantenuto in vinculis l’imputato, evidenziando come la motivazione del provvedimento impugnato fosse effettivamente affetta da “sostanziale illogicità […] sia in relazione ai reati fine sia in relazione alla fattispecie associativa. Relativamente a tale ultimo contesto, infatti, non sono state specificate argomentazioni – ulteriori rispetto alla partecipazione ai reati scopo – che fondino l’affermata gravità indiziaria”. Oggi, in sede di nuovo esame della posizione del Costantino, preso atto del contenuto demolitivo della sentenza della Cassazione, il Tribunale del Riesame ha accolto la tesi difensiva, annullando l’ordinanza cautelare e disponendo l’immediata liberazione del cautelato.