Cronaca

Incarico “illecito” a un dirigente della Camera di Commercio di Vibo. ECCO IL NOME

Convenzione irregolare tra due enti per favorire il dirigente. Sequestrati beni per 230mila euro

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Convenzione illecita tra due pubbliche amministrazioni vibonesi per favorire un dirigente della locale Camera di Commercio. È quanto hanno appurato gli uomini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Vibo Valentia che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per 230mila euro emesso dal Tribunale di Vibo Valentia, nei confronti di un dirigente pubblico vibonese. In particolare, le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno interessato presunte irregolarità riguardanti una convenzione stipulata in data 29 maggio 2018 tra due pubbliche amministrazioni vibonesi, a seguito della quale un dirigente aveva assunto un incarico temporaneo presso la Camera di Commercio, congiuntamente a quello già ricoperto presso altro Ente.

L’assegnazione temporanea di Calvetta alla Camera di Commercio. Il 29 maggio 2018 veniva, infatti, stipulata una convenzione tra Camera di Commercio e Asp di Vibo Valentia. L’atto, preceduto dalla delibera dell’Azienda sanitaria di cui mostriamo il frontespizio, stabilisce l’assegnazione temporanea all’ente camerale come segretario generale e conservatore del registro imprese di Bruno Calvetta, già dg della Regione Calabria e all’epoca direttore del dipartimento amministrativo dell’Asp. È questo il documento al quale si riferiscono gli investigatori parlando di “presunte irregolarità”.

Le indagini. Secondo le investigazioni la citata convenzione era stata stipulata illegittimamente in quanto in contrasto con l’art. 3, comma 9 del D.lgs. 219/16 e con l’art. 20 c. 2 Legge 580/93, così come esplicitato dal Ministero dello Sviluppo Economico, quale Organismo di Vigilanza delle Camere di commercio, comportando per i sottoscrittori, la violazione dell’art. 323 codice penale (abuso d’ufficio), in concorso con il dirigente, al quale veniva procurato un illecito vantaggio patrimoniale per oltre 230mila euro, relativo agli anni 2018, 2019 e 2020. Per tale somma, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un Decreto di sequestro preventivo e di perquisizione, eseguito dalle Fiamme Gialle vibonesi.