Tutela dei boschi, Mammoliti: “Servono almeno 2mila assunzioni”

Il consigliere regionale rivolge un'interrogazione sull'emergenza incendi

mammoliti

“Se si vuole difendere il patrimonio boschivo, l’ambiente ed evitare il rischio di dissesto idrogeologico in Calabria, e lo si vuole fare seriamente, è necessario assumere almeno 2 mila persone: giovani, operai, tecnici, per almeno 6 mesi all’anno. Bisogna fare presto se si vuole seriamente preservare lo straordinario patrimonio boschivo calabrese e garantire un’adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Raffaele Mammoliti.
“Migliaia di roghi l’anno scorso hanno flagellato la Calabria mandando in fumo migliaia di ettari di bosco oltre ad un insopportabile tributo di vite umane. Dobbiamo evitare in ogni modo che la storia si ripeta – aggiunge Mammoliti -. Siamo quasi alla metà del mese di giugno e ancora del piano antincendio boschivo non se ne appalesa una concreta attuazione, nonostante l’assessore Gallo abbia tempestivamente parlato di almeno 1.500 assunzioni in “Calabria Verde”, l’Azienda regionale che si occupa della forestazione in Calabria”.
“In merito a tale problematica, ho apprezzato l’incontro di lunedì scorso a Reggio Calabria tra le Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL, l’assessore Gallo e il Presidente Occhiuto che oltre a proseguire un positivo confronto sul piano antincendio, ha anche affrontato la problematica del rilancio del comparto – prosegue il consigliere regionale democrat -. È arrivato, dunque, il momento di decidere tempestivamente, considerato che stiamo entrando nel pieno della stagione estiva, che già si annuncia rovente, superando titubanze e/o divergenze: al primo posto devono esserci la difesa del patrimonio boschivo e una necessaria e improcrastinabile manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio. In tale direzione, ho presentato un’apposita interrogazione a risposta immediata per richiamare a responsabilità il governo regionale sulla necessaria tutela e difesa dell’ambiente, del territorio, dello sviluppo sostenibile. Ormai diventa inderogabile procedere all’effettuazione di assunzioni di giovani, tecnici, dotandoli di tecnologie avanzate. Un intero settore che ha svolto un’azione fondamentale nella difesa e nel presidio del territorio rischia, per evidenti colpe, inesorabilmente, tra qualche anno di scomparire. Solo attraverso scelte coraggiose, innovative si potrà finalmente realizzare una forestazione produttiva – conclude Mammoliti – mitigando e prevenendo il rischio idraulico oltre ad arrestare il preoccupante spopolamento che sta pervadendo interi territori soprattutto delle zone interne della regione”.

E a tale proposito, Mammoliti interroga la Regione:

“Premesso chela Calabria ogni anno è letteralmente devastata dagli incendi, solo nel 2021 si calcola siano andati in
fumo trentaseimila ettari di bosco; la devastazione di cui sopra, con picchi di 250 roghi al giorno, ha prodotto oltre a dolorose perdite
umane, danni al prezioso ecosistema della nostra regione e alla già martoriata economia agricola calabrese con coltivazioni ed allevamenti andati completamente distrutti; appare di tutta evidenza come i circa 4000 lavoratori impiegati nella forestazione calabrese,
nonostante il loro spirito di abnegazione, siano del tutto insufficienti per garantire un servizio antincendio sicuro ed efficiente anche in considerazione degli oltre seicentomila ettari di area boscata; a quanto sopra si aggiunga, poi, che il personale oggi in servizio è ormai alle soglie della pensione oltre che maldistribuito sul territorio regionale; l’Assessore con delega alla Forestazione, lo scorso 18 maggio, nel corso di una riunione congiunta tra la commissione “Agricoltura e Foreste” e la commissione “contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa”, ha illustrato alcune delle misure adottate dalla Giunta
regionale, per la prevenzione degli incendi e la prima azione di spegnimento; nel corso dello stesso incontro, lo stesso Assessore ha poi riferito come nel piano del fabbisogno del personale di Calabria Verde siano previste 1500 assunzioni che dovrebbero rafforzare il settore; i medesimi contenuti sono stati poi ribaditi nel corso di una riunione con le OO.SS. tenutasi a margine
dell’ultimo Consiglio regionale alla presenza, oltre che dell’Assessore Gallo, anche del Presidente della Giunta regionale; pur apprezzando l’impegno del Assessore alla Forestazione bisogna comunque osservare che siamo ormai all’inizio dell’estate e il rischio di ritrovarsi nelle medesime e drammatiche condizioni dello scorso anno è concreto; sarebbe, dunque, il caso di prevedere misure straordinarie e veloci per meglio fronteggiare la stagione degli incendi, partendo, solo per fare un esempio, dall’aumento delle ore di lavoro di quegli operai di Calabria Verde oggi assunti a tempo parziale e dall’assunzione, per almeno 6 mesi, di almeno 2000
giovani (operai e tecnici), nel mentre si programma una manutenzione permanente di tutto il territorio calabrese che lo metta al sicuro non solo dal rischio incendi, ma anche da quello idrogeologico. In ragione di quanto sopra premesso, si interroga l’Assessore all’Agricoltura e Forestazione per sapere quali tempestive misure si intendono adottare nell’immediato per tutelare il patrimonio
boschivo calabrese dal rischio incendi”.