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Perchè comprare arte online è diventato un investimento cosi semplice

Koonees

Sebbene negli ultimi due secoli, i metodi e le procedure per collezionare e comprare arte sono rimasti pressoché simili tra loro, negli ultimi 20 anni i consistenti progressi digitali (assieme all’innovazione) hanno stravolto completamente il settore dell’arte. Se inizialmente il collezionismo era associato all’incirca ai grandi mecenati ed alle commissioni artistiche dei privati, oggi grazie alle piattaforme digitali che permettono di comprare arte online in un altro continente anche dal divano, il mercato dell’arte ha stravolto – in senso positivo ed a 360 gradi – la propria domanda ed offerta. E’ un settore che si sta fortemente aprendo al mondo, sta prendendo il meglio delle opportunità digitali e sta sgretolando il suo vecchio concetto istituzionale di mercato di nicchia.

Si può dire che la prima apertura verso un pubblico più vasto del mondo dell’arte coincise con i progressi che derivarono della Rivoluzione Industriale. Con lo sviluppo di nuove tecnologie, la Rivoluzione Industriale trasformò la vita di una grandissima parte di popolazione apportando un impatto significativo alle capacità finanziarie degli europei. Nel giro di qualche decennio infatti, buona parte della classe media e medio-alta iniziò a godere di una maggiore quantità di reddito disponibile e di tempo libero, il che permise quindi di sviluppare nuove passioni e passatempi, tra cui appunto l’apprezzare e collezionare arte.

Contemporaneamente – dall’altra parte dell’oceano – i grandi industriali americani cominciarono a fare incetta di opere d’arte europea, desiderosi di dimostrarsi alla pari dell’élite culturale europea. Il mercato dell’arte iniziò così a espandersi globalmente. E’ in questi anni che nascono le prime case d’asta come Sotheby’s (1744), Christie’s (1766), Phillips (1796) – e di seguito molte altre – che cambiano drasticamente il processo di comprare arte e che diventeranno in pochi anni le più importanti del settore a livello globale.

Oggi siamo di fronte a una nuova grande apertura. Una nuova rivoluzione – quella digitale – ha già infatti stravolto le abitudini d’acquisto in svariati contesti merceologici e sta ora cambiando anche le dinamiche del mondo artistico. Se fino a qualche anno fa infatti, per poter comprare un nuovo pezzo da aggiungere alla propria collezione sembrava essenziale doverla osservare e contrattare dal vivo con il venditore, oggi grazie ai progressi digitali, l’acquisto di opere d’arte è diventato un gesto molto più trasversale, semplice e democratico. Comprare arte sul web è indubbiamente molto più semplice, grazie alla grande quantità di opere a disposizione e all’accuratezza del servizio, che offre immagini ad altissima risoluzione e filtri sempre più specifici che possono essere applicati alla propria ricerca. Se si pensa ad una piattaforma di compravendita d’arte online come l’italiana Kooness – tra le più raffinate e pioneristiche del settore – ci si rende immediatamente conto di quanto sia semplice, intuitivo e coinvolgente per le gallerie e per i collezionisti, accedere ad uno spazio virtuale dove vendere e comprare arte.

Nell’ultima decade, le vendite d’arte online (nonostante la pandemia e le crisi finanziarie) sono duplicate anno per anno ed una nuova generazione di collezionisti si sta facendo sempre più strada, interessata ai nuovi orizzonti aperti dal rapporto tra arte e digitale. La generazione dei Millennials. Parallelo a quest’evoluzione della domanda anche l’offerta – tramite lo sviluppo degli NFT (cripto valute digitali) ha rispolverato completamente le sue peculiarità e modalità di presentarsi al pubblico.