E’ tutt’altro che sopita la questione riguardante il trasferimento temporaneo della postazione del 118, per consentire l’esecuzione dei lavori presso il reparto di Malattie Infettive (sito nella medesima palazzina). Assodato che il 118 rimarrà a Vibo Valentia (i locali individuati per la sede temporanea dovrebbero essere quelli dell’ex ufficio di collocamento) e non saranno spostati a Rombiolo (precisamente nella frazione di Pernocari), è il sindaco di quest’ultimo centro, Domenico Petrolo, ad esprimere le proprie rimostranze.
“Quale primo cittadino di una comunità che merita rispetto, sono obbligato a pretendere chiarimenti in merito-afferma Petrolo in una lettera aperta indirizzata all’Asp di Vibo Valentia-. I cittadini di Rombiolo e dell’intera area del Poro hanno evidenziato, a più riprese, la carenza strutturale di servizi sanitari nel comprensorio. Nell’ultima conferenza dei sindaci, presenziata dal commissario Asp VV Giuseppe Giuliano e da tutti i consiglieri regionali del Vibonese, è stata condivisa la gravità della situazione sanitaria nel territorio e sono stati auspicati interventi correttivi al piano aziendale predisposto dal commissario precedente. Il presidente della commissione regionale Sanità, Michele Comito, ha ipotizzato alcuni interventi, indicando l’allocazione di una postazione di 118 tra Pernocari e Mesiano: nessuno ha avuto nulla da eccepire e il sottoscritto si è messo a disposizione per fornire i locali ed espletare tutte le relative procedure; il prosieguo è stato gestito dall’Asp. Ma poi si è appreso dalla stampa che nessuno sapeva nulla del trasferimento del 118 a Pernocari“.
Ma sulla situazione si è creata parecchia confusione. Come chiarito dal presidente Comito a zoom24.it, si tratta di due situazioni ben distinte: una è il trasferimento della postazione 118 dalla sede attuale in altri locali individuati nella stessa Vibo per rendere possibile l’esecuzione dei lavori nel reparto superiore; tutt’altra situazione è la predisposizione di un’unità di 118 nella zona del Poro. Quest’ultima rientra nella riorganizzazione territoriale dell’intero sistema, che-per come ipotizzata- prevede un’autoambulanza a Mesiano e una nella zona Angitola, per meglio capillarizzare il servizio in tutta la provincia.
La riorganizzazione territoriale è, comunque, allo stato ferma: si attende prima l’attivazione di un numero unico di emergenza.
