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Cisal: “Favorevoli ad ampia diffusione dello smart working”

Cavallaro: "Può essere occasione da cogliere per colmare il gap fra le varie del nostro Paese"

cavallaro senato

“La Cisal è sempre stata favorevole ad un’ampia diffusione dello smart working che ha coinvolto quasi nove milioni di lavoratori nel periodo emergenziale. Si avverte l’esigenza di approvare una normativa adeguata al cambiamento avvenuto, capace di offrire forme di flessibilità dei tempi e dei luoghi di lavoro. Crediamo che l’esempio da seguire sia quello costituito dal Protocollo nazionale sottoscritto per il settore privato che, grazie all’interlocuzione con le parti sociali, traccia un percorso più virtuoso rispetto alla normativa emanata per il pubblico impiego caratterizzata, invece, ancora da eccessive limitazioni. Per il futuro riteniamo sia opportuno intervenire, a livello legislativo, con una normativa che non vada a sovrapporsi alla contrattazione sindacale sulle materie già oggetto dei vari contratti, ma con leggi che vadano a dare sostegno e supporto ‘esterni’ allo sviluppo e alla diffusione del Lavoro Agile, proprio per favorirlo quale strumento di miglioramento della sostenibilità sociale e dello sviluppo digitale ma anche per ridurre le distanze socio economiche. Per le Regioni probabilmente si tratta di cogliere un’occasione. E’ uno scenario dal quale potrebbe trarre soluzione anche lo storico gap tra le varie aree del nostro paese dal momento che su questo tema si innesta, inevitabilmente, anche l’occasione di poter riprogrammare lo sviluppo dei territori, tentando di porre equilibrio che oggi esistono tra centri e hinterland, tra grande città e provincia”.

Lo ha detto il Segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, nel corso della conferenza stampa ‘smart working e diritti’, promossa dal sindacato autonomo, svolta nella sala ‘Caduti di Nassirya’ al Senato alla presenza dei senatori Marco Perosino, Emilio Floris, Toni Iwobi, Pietro Pisani, Simona Nocerino, Elio Lannutti e Fabio Porta.