Cronaca

Doppio suicidio in casa, ecco il messaggio lasciato dalla coppia ai figli

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I corpi senza vita di due persone, un uomo di 67 anni, Paolo Neri, e una donna di 65Stefania Platania, sono stati trovati ieri sera nella camera da letto della loro abitazione in viale dei Pini, a Spinello, frazione di Santa Sofia, nella vallata del Bidente che declina verso il Savio.

Gli investigatori hanno appurato che i due, originari di Roma ed ex dipendenti del Senato ora in pensione, si sono sparati contemporaneamente, ognuno con la sua pistola, regolarmente detenuta. Nella casa di Santa Sofia trascorrevano due o tre mesi l’anno. Sui motivi che hanno spinto la coppia a compiere un gesto estremo spunta l’ombra di una setta, i due infatti sarebbero stati affiliati ai Seguaci del Ramtha, un gruppo che preannunciava come imminente la fine del mondo.

Il messaggio lasciato ai figli

“Trovare un luogo dove vivere in pace“, dove si possono manifestare “nuove possibilità”. Sono stralci del breve messaggio che i due coniugi trovati morti a Spinello, sull’Appennino forlivese, hanno lasciato ai figli sul comodino della camera da letto. Poche parole di addio dalla coppia che, secondo i primi accertamenti dei carabinieri di Meldola e del medico legale, si sarebbe suicidata con un colpo di pistola al volto.

Sconvolto uno dei due figli, raggiunto telefonicamente dai militari, che “non si aspettava quello che è successo. Avrebbe dovuto vedere i genitori tra qualche giorno, avevano dei programmi”. Il figlio arriverà domani a Spinello. La casa non è al momento sotto sequestro.

Il legame con la comunità dei ‘Ramtha’

Quanto al legame della coppia con la comunità dei ‘Ramtha’, non c’è alcun riferimento nel biglietto di addio, ma è quanto si evince da testimonianze sui due coniugi. “Riguarda un loro spaccato di storia – precisa la comandante -. Nel 2012 quando hanno acquistato casa a Spinello ci è stato riferito che effettivamente i signori erano pronti con bunker e provviste accumulate”. Se qualcosa sia cambiato in questi dieci anni non è al momento noto.

All’inizio l’ipotesi era omicidio-suicidio perché all’arrivo i militari hanno intravisto una sola pistola, poi durante i rilievi è stata trovata una seconda pistola, nascosta sotto il corpo di lui”. Erano regolarmente detenute e risulta sparato un solo colpo da ognuna. Per il medico legale non ci sono dubbi. “Dal foro di uscita la dinamica è quella del suicidio”.

L’inchiesta

La Procura di Forlì, pm Francesca Rago, ha aperto un fascicolo. “A fatti così non siamo abituati – commenta il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi. – Non li conoscevo personalmente ma so che non erano residenti a Santa Sofia, lo sono stati in passato, e ora qui avevano una seconda casa da diversi anni”.