Politica

Sanità e Pnrr, per De Pasquale a Pizzo sono state destinate solo le briciole

L'aspirante sindaco: "Occorre una programmazione seria, per difendere la città dal depauperamento dei servizi"

“La struttura sanitaria di Pizzo esce fortemente penalizzata dalla programmazione regionale sui fondi del Pnrr destinati alla sanità. La speranza che potesse sorgere qui una delle cinque Case della salute previste nella provincia di Vibo Valentia è stata ampiamente disattesa e la città napitina, seconda realtà territoriale per numero di abitanti nonché centro turistico di primaria importanza, è stata scelta solo come sede della centrale operativa territoriale. Di fatto la programmazione regionale ha privilegiato altri paesi della provincia, lasciando a Pizzo le briciole. L’ennesima scelta ai danni della nostra cittadina, ancora una volta subordinata ad altre realtà”. E’ quanto afferma il candidato sindaco di Pizzo Emilio De Pasquale, capolista di “Domani è oggi”, intervenendo sulla struttura sanitaria cittadina individuata a seguito del Decreto del commissario ad acta per la Sanità in Calabria dell’1 marzo 2022.

“Sul tema della sanità a Pizzo-spiega De Pasquale- occorre aprire una discussione critica, un confronto vero per difendere e possibilmente incrementare quei servizi sanitari essenziali oggi oggetto di sistematica spoliazione. Noi di ‘Domani è oggi’ vogliamo difendere Pizzo dall’impoverimento di servizi, per questo chiediamo ai cittadini di aprire gli occhi e supportarci in questa battaglia con il voto del 12 giugno. Abbiamo l’indipendenza e l’autonomia per aprire una vertenza sulla gestione della sanità a Pizzo, non essendo in alcun modo assoggettati a quelle forze politiche che oggi determinano le sorti della sanità calabrese, a differenza di altre compagini che invece vi sono legate a doppio nodo. Auspichiamo, anzi, che anche dalle altre liste si levino parole di chiarezza e di onestà su quanto sta avvenendo nella nostra cittadina in ambito sanitario e che le stesse abbiamo il coraggio e la forza di liberarsi dai condizionamenti politici che oggi le imbrigliano. Noi continueremo ad esercitare la nostra autonomia nell’obiettivo di ridare dignità alla nostra città, pretendendo che sia garantito il diritto costituzionale a godere dei servizi sanitari essenziali”.

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