Interesse e partecipazione alla presentazione del libro “Donne custodi, donne combattenti. La signoria della ‘ndrangheta su territori e persone” di Marisa Manzini, sostituto procuratore generale di Catanzaro. L’evento- organizzato dall’Istituto di istruzione superiore “De Filippis-Prestia” di Vibo Valentia, presieduto dal dirigente scolastico Raffaele Suppa, in collaborazione con il Comune di Vibo -ha vantato la presenza dell’autrice, che ha esposto con chiarezza ai giovani studenti il tema trattato nell’opera, dialogando con la docente moderatrice Giovanna Esposito.
L’argomento trattato, ben esplicato dal titolo del libro, è la delicatissima posizione della donna nelle famiglie di ‘ndrangheta: donne che spesso sposano appieno i principi ‘ndranghetisti, diventando custodi degli stessi; donne che in alcuni casi si ribellano, divenendo audaci combattenti. Due facce di una medaglia pesantissima con cui presentarsi alla società.
Manzini ha tenuto a ricordare le figure di Maria Concetta Cacciola e di Tita Buccafusca due giovani madri- vissute in un ambiente di ‘ndrangheta e morte in circostanze poco chiare- che avrebbero voluto un futuro diverso per i propri figli.
Molti gli interventi: il dirigente Suppa ha sensibilizzato gli alunni al ruolo fondamentale dell’istruzione per contrastare i contesti che offuscano la società; il sindaco di Vibo, Maria Limardo, ha incentrato il suo discorso sull’importanza del rispetto delle regole e sulla consapevolezza della libertà della donna. Tante, poi, le domande che gli studenti hanno rivolto al sostituto procuratore, dimostrando di aver interiorizzato benissimo il senso della manifestazione.
