Economia & società

Prevenzione delle malattie oncologiche: l’impegno del Lions club di Vibo

Gli studenti dell’Ipseoa E. Gagliardi. coinvolti nel "Progetto Martina"

Vibo Lions

Una giornata di informazione e formazione sulla prevenzione dei tumori è stata dedicata agli studenti dell’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo con il “Progetto Martina. Parliamo con i giovani di tumori” (martedì 3 maggio, Aula Magna). Lo slogan la “Lotta contro i tumori si combatte con la cultura ed inizia a scuola” è lo spirito con il quale i vari Lions clubs a livello nazionale stanno cercando di sensibilizzare i giovani sulla prevenzione per le patologie oncologiche. Hanno relazionato Domenico Consoli (neurologo), Mary Giofrè (biologa), Luigi Anastasio (internista) e Vincenzo Romeo (medico dentista).

A presentare il progetto il presidente del Lions di Vibo, Biagio Mazza. Dopo aver elogiato l’istituto Gagliardi, “fiore all’occhiello a livello nazionale”, ha spiegato agli studenti la missione e la funzione dei Lions, vale a dire un’associazione di persone a livello internazionale che mettono a disposizione il proprio tempo per cause umanitarie. Focalizzando poi l’attenzione sul “Progetto Martina” (www.progettomartina.it), Mazza ha raccontato la storia di questa ragazza che ha scoperto di avere un nodulo al seno, ma a causa di una iniziale sottovalutazione, poi scopre che si trattava di un tumore in stato avanzato. Una tragica storia con un messaggio ai giovani per spingerli alla prevenzione. Per andare incontro a questa volontà i Lions clubs in Italia hanno promosso questo progetto di sensibilizzazione e di formazione culturale nelle scuole.
Osservare uno stile di vita corretto è assolutamente indispensabile. Sono comportamenti che ormai dovrebbero far parte delle regole elementari dei cittadini, ma sappiamo che non è così, nonostante le esortazioni e i moniti che provengono non solo dal mondo della medicina. Non è facile correggere o educare per cambiare comportamenti inveterati che nel tempo producono problemi seri alla salute. Evidentemente i messaggi che i giovani e le famiglie ricevono dai mass media non sono chiari o addirittura di segno opposto, se nei giovani è aumentato il consumo di droghe, di alcool e di fumo, oltre a peggiorare i comportamenti scorretti nell’alimentazione e nello stile di vita. C’è da sottolineare la responsabilità delle istituzioni che non intervengono con determinazione per bandire le sostanze nocive negli alimenti, e quella della pubblicità, sia quella esplicita che quella occulta, che spingono le nuove generazioni ad emulare comportamenti deleteri.

Per questo, fare queste iniziative nelle scuole è fondamentale. In particolare in un istituti professionali come l’Ipseoa “Gagliardi” che si occupa di alimentazione e di produzione agricola e dove il disagio giovanile è più accentuato. Il cibo è il principale alleato sia per la prevenzione dei tumori ma anche nelle malattie cardiovascolari. Aspetti, questi, che sono stati richiamati dal dirigente scolastico Pasquale Barbuto. Nel ringraziare gli illustri ospiti e il Lions club di Vibo, rappresentato il DS Barbuto ha messo in luce l’importanza della formazione e il valore educativo del progetto, in sintonia con l’offerta formativa della scuola. In merito ha fatto menzione al progetto su scala nazionale in cui l’Ipseoa “Gagliardi” partecipa insieme ad altri 20 istituti alberghieri di Re.Na.I.A (Rete Nazionale Istituti Alberghieri) dal titolo “Guadagnare Salute con la LILT “CIBO: Gusto e Salute”, con la collaborazione delle Università, per sperimentare come determinati cibi e la loro corretta preparazione possano esercitare un’azione importante nella prevenzione.

A introdurre il convegno Domenico Consoli (chairman del progetto). In primo luogo ha messo in luce il valore della cultura come sintesi dei saperi. Nel caso dell’insorgenza dei tumori, ad esempio, si mette insieme la medicina, lo stile alimentare, l’ambiente e i comportamenti sociali. È importante avere consapevolezza dei comportamenti che pregiudicano la salute e correggerli – ha spiegato Consoli – per prevenire le insorgenze di patologie come quelle oncologiche. Tra le principali cause che provocano i tumori il fumo, la mancanza di attività fisica, una dieta non corretta, l’abuso di alcol; ma, a piccole quantità, bere del vino può avere una ricaduta positiva, come è stato dimostrato da studi scientifici per quanto riguarda un vino francese, il Bordeaux e poi il Chianti, non escludendo che anche i vini che si producono in Calabria possono avere effetti di prevenzione.

Inoltre ha fatto menzione ad altri fattori ambientali, come la radioattività e le onde elettromagnetiche. In merito ha chiamato in causa il nuovo ospedale di Vibo, in quanto da alcune rilevazioni è venuto fuori che fare degli scavi e movimentare il terreno, può determinare una fuoriuscita di radiazioni di radon, un gas pericoloso per la salute; per cui è necessario cambiare il progetto. A dare un quadro più ampio delle varie casistiche e problematiche che incidono sulla diffusione delle patologie oncologiche si sono occupati Mary Giofrè (biologa), Luigi Anastasio (internista) e Vincenzo Romeo (medico dentista).

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