A Vibo arriva una parte dell’albero di Falcone: “Parlare di legalità è prioritario” (VIDEO)

Il dirigente dell'Ipseoa: "Contano le azioni, gli esempi e i modelli, non le parole". Il procuratore Falvo agli studenti: "Siete voi che potete cambiare questo territorio"

Un pezzo dell’albero che si trova davanti alla casa del giudice Giovanni Falcone, ucciso da Cosa Nostra nel 1992, arriva a Vibo Valentia. Con l’aiuto dei carabinieri forestali questa mattina è stato infatti messo a dimora nell’Ipseoa “E. Gagliardi” che ha sfoggiato un’enorme bandiera dell’Italia, e un’altra dell’Ucraina, sulla facciata. “Si tratta proprio l’albero di Falcone – ha spiegato il maggiore Rocco Pelle, comandante del reparto di Biodiversità dei carabinieri di Mongiana – ovvero una pianta che è stata ottenuta dalla raccolta delle parti dell’albero che cresce sotto l’abitazione di Falcone. È stata poi portata nel nostro Centro nazionale di biodiversità, ad Arezzo, dove è stata riprodotta in centinaia di esemplari: uno di questi è oggi qui, all’Ipseoa, per la prima volta nella provincia di Vibo Valentia“.

“Contrastare la violenza che coinvolge anche i giovani”


Grande soddisfazione del dirigente scolastico, Pasquale Barbuto, che ha voluto ricordare come “parlare di legalità in un territorio come il nostro è una priorità per contrastare la violenza che, purtroppo, coinvolge anche tanti giovani. In questo la scuola ha un compito impegnativo e carico di responsabilità”. Il valore simbolico – definito fondamentale perchè “contano le azioni, gli esempi e i modelli, non le parole” – è poi evidente: “Deve essere annaffiato e curato costantemente, proprio come la lotta per la legalità“.

 

I giovani sconfiggeranno la ‘ndrangheta


La scelta di portare questa pianta nelle scuole non è casuale: “Mi auguro che questa giornata resti scolpita nelle vostre menti e nei vostri cuori – ha affermato il procuratore di Vibo Camillo Falvo nel suo intervento – perché il futuro di questa provincia siete voi, siete voi che potete cambiare questo territorio. Dovete essere voi, innanzitutto, a credere in questa rivoluzione culturale“. E continuando a rivolgersi agli studenti ha aggiunto: “La mafia non è un fenomeno che cala dall’alto, siamo noi che l’alimentiamo. I primi a dover rifiutare queste logiche siete proprio voi”.

Il progetto


La piantumazione di questa mattina rientra nel progetto “Un albero per il futuro” che punta alla messa a dimora di 50mila piante, in tutta Italia, che diventeranno alberi e poi un bosco diffuso. In questa iniziativa si inserisce l’albero del giudice Giovanni Falcone che assume un importante significato anche in ricordo di tutte le vittime di mafia. Proprio per questo erano presenti oggi – oltre a istituzioni, esponenti politici e forze dell’ordine – anche i genitori di Matteo Vinci, ucciso con un’autobomba nel 2018.

 

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