Sono accusati a vario titolo di lottizzazione abusiva realizzata in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, falsità ideologica, falso, realizzazioni di opere senza permesso e scarico abusivo di reflui industriali i 30 indagati nell’ambito nell’indagine nata con il sequestro del Villaggio Camping Marinella di Isola Capo Rizzuto, avvenuto lo scorso novembre a seguito di un’operazione dei Carabinieri.
Secondo l’accusa, al posto di case mobili da sfruttare nel periodo estivo sarebbero state realizzate 25 villette monofamiliari, strutture fisse e stanzianti sul terreno per tutto l’anno, dotate di opere murarie, verande e terrazze: il tutto sarebbe stato realizzato senza alcun permesso e dichiarato come strutture temporanee. Le abitazioni, nel corso del tempo, sono state anche dotate di condizionatori, sistemi satellitari per ricevere la televisione, e collegate alla rete elettrica, idrica e del gas. Individuato anche uno scarico abusivo delle acque nere all’interno della pubblica fognatura. Condizione che portò il gip di Crotone, su richiesta della Procura, a sequestrare preventivamente l’interno campeggio, dal valore stimato di circa 2,5 milioni di euro.
Con apposito decreto, il pubblico ministero Alessandro Rho a dunque disposto la citazione in giudizio di tutti e trenta gli indagati.