Scuola & università

Terremoto a Vibo, l’appello: “Verificare eventuali danni alle scuole”

Il Comitato cittadini responsabili: “Non si comprende come si possano escludere danni agli edifici". E su piazza Municipio: “Diventi isola pedonale durante l’orario scolastico”

Vibo terremoto evacuazione scuole

La forte scossa di terremoto di magnitudo 4.3 che ha colpito Vibo Valentia nella giornata di ieri (QUI il racconto dei cittadini), con le scuole che sono state prontamente evacuate, ha riportato alla memoria alcune criticità degli edifici scolastici cittadini. Per questo Gianluca Rubino, Adele De Angelis e Antonino Pagano – in qualità di amministratori del gruppo “CCR–Comitato cittadini responsabili” (già CGR–Comitato genitori responsabili) – ritengono “necessario e doveroso un intervento tempestivo del sindaco Maria Limardo, nella sua qualità di organo istituzionale e responsabile della sicurezza e l’ordine pubblico sul territorio comunale”.

Danni agli edifici?

In particolare il comitato ha scritto una lettera al sindaco Limardo e alle altre autorità locali rilevando che “a fronte della classificazione degli edifici scolastici vibonesi quali plessi a vulnerabilità sismica medio-alta e, con riferimento alla sola scuola primaria Don Bosco, della nota del Comando dei Vigili del Fuoco del 17 settembre 2021, in cui all’esito di un ‘sopralluogo speditivo di tipo visivo’ si rimandava all’Ufficio Tecnico di Vibo Valentia ‘l’implementazione di una campagna di controllo e verifica di tipo strumentale che ne constati l’effettiva condizione di staticità’ sarebbe stato doveroso che l’Amministrazione Comunale di Vibo Valentia provvedesse tempestivamente alla richiesta di accertamento dello stato di sicurezza delle scuole prima di autorizzare la ripresa delle lezioni. Non si comprende, infatti, come si possa ragionevolmente escludere che una scossa di terremoto di tale portata non abbia arrecato danni agli edifici (per i quali, peraltro, l’ultima classificazione di vulnerabilità sismica risale alla fine degli anni ‘90), senza neanche sottoporre gli edifici alla verifica della sussistenza di crepe o danni strutturali evidenti”.

La situazione della “Don Bosco”

Con riguardo alla Scuola Don Bosco, inoltre, “pare opportuno richiamare all’attenzione del sindaco e delle autorità che come più volte ribadito dai sottoscritti nei mesi scorsi è stata attestata dagli organi competenti l’indifferibilità dei lavori di adeguamento del suddetto edificio scolastico la cui pericolosità non avrebbe dovuto consentire di intraprendere l’attività didattica già nel mese di settembre, stante l’avvio dei lavori di adeguamento sismico all’interno del plesso Garibaldi, costituente con la scuola Don Bosco, un unico corpo di fabbrica, come asserito dai tecnici incaricati dall’Amministrazione comunale”. Secondo il comitato l’attenzione dev’essere molto alta “alla luce delle dichiarazioni rese da Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, secondo cui l’area dell’epicentro sembrerebbe essere la stessa del terremoto del 1908 che, com’è noto, produsse danni ingenti. Amato ha ribadito, poi, che potrebbero esserci altre scosse di ‘aftershok’ nelle prossime ore”.

Le macchine in piazza Municipio

“Non possono, poi, sottacersi le difficoltà incontrate dal personale scolastico nel far defluire la popolazione studentesca nell’unico punto di raccolta antistante le scuole Don Bosco, Garibaldi, Istituto d’arte e Istituto tecnico commerciale. Si è potuto constatare –  continua il comitato – quanto infelice sia la scelta di destinare Piazza Martiri d’Ungheria a parcheggio in orario scolastico. La presenza delle auto in sosta ha rallentato e reso difficoltose le procedure di evacuazione senza contare che, semmai si fosse reso necessario l’intervento di mezzi di soccorso, sarebbe stato per i soccorritori impossibile raggiungere il punto di raduno”. La stessa problematica, inoltre, è stata segnalata anche dalla dirigente scolastica Mimma Cacciatore (ne abbiamo parlato QUI).

Le richieste al Comune di Vibo

Alla luce di quanto accaduto, dunque, il “CCR – Comitato cittadini responsabili” intende “farsi portavoce dei dubbi e delle rimostranze dei cittadini che hanno aderito al programma del comitato, chiedendo un intervento urgente del Comune di Vibo Valentia affinché si accertino le condizioni di sicurezza degli istituti scolastici vibonesi in seguito alla scossa di terremoto della giornata di ieri. Il Comitato chiede, altresì, che si provveda alla modifica della destinazione di Piazza Martiri d’Ungheria che, in concomitanza con la frequenza delle scuole, deve necessariamente essere adibita ad isola pedonale“.

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