Asp Vibo, Bernardi lascia e si trasferisce alla Regione: “Ho dato il massimo” (VIDEO)

Il commissario dell'Azienda sanitaria la definisce "una promozione". E su chi arriverà al suo posto: "Giuro che non lo so, sono curiosa anch'io"

Il commissario dell’Asp di Vibo Maria Pompea Bernardi lascia la guida dell’Azienda sanitaria dopo solo un anno dal suo arrivo, a gennaio 2021. Secondo quanto ha spiegato oggi ai giornalisti, in un’apposita conferenza stampa, le è stato chiesto di chiedere il trasferimento al dipartimento Salute della Regione. “Mi occuperò di tutta l’area ospedaliera e dell’emergenza urgenza a livello regionale” ha spiegato Bernardi, chiarendo che – a suo avviso – si tratta di una promozione: “Sinceramente la ritengo una promozione e non una rimozione perchè, se mi avessero voluto rimuovere, sarebbe bastato farmi tornare al mio lavoro d’origine all’Asp di Crotone. Credo che il presidente abbia voluto e pensato una promozione”.

Il possibile sostituto

Da sinistra: Antonio Talesa, Maria Bernardi, Elisabetta Tripodi (senza mascherina solo il tempo della foto) e Nazzareno Fedele

Adesso chi arriverà al suo posto? Si parla, vista la difficile situazione, di qualcuno che conosca già l’ambiente di Vibo. In altre parole: un ritorno di Giuseppe Giuliano, alla guida dell’Asp prima di Maria Bernardi. Quest’ultima però non si sbilancia su un nome preciso: “Giuro che non lo so, sono curiosa anch’io, sicuramente sarà una persona validissima”. Un trasferimento che non arriva, in ogni caso, in un bel momento. Si lascia infatti il territorio privo della sua principale autorità sanitaria nel pieno della quarta ondata della pandemia: “Le tempistiche erano un po’ obbligate perchè anche in Regione c’è necessità ed è un bisogno regionale e non locale, ma sono convinta che il presidente Occhiuto provvederà immediatamente alla mia sostituzione. In ogni caso rimangono figure ‘storiche’ come il direttore amministrativo e quello sanitario”. Il riferimento è a Elisabetta Tripodi e Antonio Talesa, al suo fianco durante la conferenza stampa insieme al responsabile della comunicazione dell’Asp Nazzareno Fedele che, dopo una lunga carriera e dopo aver “sopportato” per diversi anni noi giornalisti, si appresta ad andare in pensione.

“Ho dato il massimo”

Credo di aver dato il massimo non solo con la testa ma anche con il cuore – dichiara Maria Bernardi – mi sono spesa personalmente per dare risposte alla cittadinanza“. Evidenziando che quello dentro l’Asp di Vibo è stato un anno “in cui abbiamo fatto tantissime cose, si fa fatica anche a ricordarle”. Ovvero? “Abbiamo lavorato molto sulle vaccinazioni, sui tamponi e su tutto quello che era relativo alla pandemia. Ma abbiamo realizzato anche una serie di operazioni amministrative e tecniche importanti: penso al carotaggio di tutte le strutture dell’Asp a seguito del quale si inizierà, d’accordo con la Regione, un’azione che porterà alla ristrutturazione delle strutture del territorio”.

“Avrei voluto fare una marea di cose”

In estrema sintesi: “Abbiamo cercato di dare il massimo a 360 gradi considerato il periodo della pandemia”. Tra le azioni portate avanti anche la recente nomina di una task force Covid (ne abbiamo parlato QUI). Ma perchè scegliere i membri dell’Unità di Crisi Covid a pochi giorni dal trasferimento? “Perchè non lo sapevo, ho saputo solo due giorni fa che avrei dovuto lasciare l’Asp”. E su ciò che avrebbe voluto fare ma che non è riuscita a realizzare: “Abbiamo ristrutturato tantissime cose all’interno degli ospedali, abbiamo assunto moltissime persone. Ma avrei voluto fare una marea di cose in più che chiaramente non ho potuto fare per una questione di tempo: sicuramente altre assunzioni e curare di più l’organizzazione a livello ospedaliero, anche aumentare il numero degli interventi in sala operatoria”. Ma non solo: “Avrei voluto avere un rapporto più stretto con i medici di medicina generale e con i sindaci, con cui si poteva fare molto di più”.

Il tracciamento Covid che non funziona

Una passaggio è stato dedicato anche al tracciamento Covid che, ormai, non funziona più anche a causa dell’esplosione della variante Omicron (presente sul territorio al contrario di quanto aveva dichiarato ai nostri microfoni due settimane fa): “Questa implementazione dei contagi non c’era mai stata. Il tracciamento fino a dicembre ha funzionato, anche con l’aiuto dei sindaci. Ma è impossibile portarlo avanti bene quando ogni giorno si ammalano 600 persone… non voglio giustificazioni ma è saltato in tutta Italia e in tutto il mondo“. A riguardo ha parlato anche il direttore sanitario ad interim Antonio Talesa che ha descritto il lavoro dell’Asp di Vibo come un’eccellenza nazionale, evidenziando che i problemi, oltre all’elevato numero di contagi, sono stati causati anche dal fatto che “dobbiamo lottare con una popolazione con una mentalità un pochettino gretta” che chiede di effettuare i tamponi nei tempi sbagliati.

 

 

 

 

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